Covid, Carabinieri fermano una sfida tra rapper: Nitro racconta la verità

I Carabinieri sono intervenuti per fermare una rap battle che sembrava violare le norme anti Covid: Nitro, uno dei partecipanti, racconta la verità.

nitro sfida rap covid desio twitch
Nitro multato per violazione delle norme Covid? No, lo racconta lui (Instagram)

Le restrizioni per limitare i nuovi contagi da Covid stanno cominciando a dare i primi risultati. Il picco della seconda ondata infatti sembra passato e adesso, anche se i numeri restano critici, la situazione sembra andare verso un lento miglioramento. Questo risultato è possibile solo se il maggior numero di persone possibile rispetta le norme di sicurezza: c’è però qualcuno che, in barba a tutto, sembra aver deciso di organizzare una vera festa.

Infatti a Desio, in provincia di Monza, i Carabinieri sono intervenuti per fermare quello che sembrava un vero e proprio party. A far scattare l’intervento del 112 è stata una segnalazione per rumori molesti e musica ad alto volume. Già la location era peculiare: la festa infatti ha avuto luogo in un negozio di elettronica. All’arrivo le forze dell’ordine hanno trovato decine di persone nel negozio per assistere ad una “battaglia” tra rapper.

Alcuni dei partecipanti arrivavano persino da altre regioni. Tra i partecipanti alla gara musicale c’era anche Nitro, uno degli esponenti maggiori del genere. Probabilmente per la fama dei partecipanti al contest gli organizzatori stavano trasmettendo tutto in diretta su Twitch. La verità però potrebbe essere un’altra: a raccontarla è proprio il rapper con una serie di storie su Instagram.

La versione di Nitro sul presunto party ai tempi del Covid

nitro sfida rap covid desio twitch
Nitro multato per violazione delle norme Covid? No, lo racconta lui (Instagram)

Nitro ha deciso di chiarire la sua posizione con una serie di storie scritte su Instagram, in cui riporta il contenuto di una diffida. Il rapper infatti ha voluto chiarire che non si trattava di una festa, ma di un evento privato organizzato regolarmente dalla sua agenzia. Le persone presenti non erano partecipanti, ma staff pagato per curare la regia di una rap battle organizzata per promuovere un brand.

L’intervento dei Carabinieri c’è stato veramente, ma non è vero che i presenti hanno ricevuto multe di alcun tipo. Tutti i presenti infatti, oltre ad avere un tampone negativo risalente a meno di 48 ore prima, si trovavano lì per lavorare nel pieno rispetto delle norme. Sembra quindi che questa polemica sia stata montata sul nulla, almeno secondo il noto rapper: bisognerà aspettare i prossimi giorni per avere un quadro più chiaro.

Impostazioni privacy