La crisi uccide il Made In Italy: chiude una storica azienda veneta

Il covid ha fatto entrare in crisi tantissimi commercianti, e ora è arrivato anche ad un’azienda Made in Italy. Chiude una storica azienda veneta.

crisi made italy
Azienda Pal Zilieri (screenshot Instagram)

Il Covid si è preso un anno della nostra vita, in alcuni casi si è preso la vita. Sono tantissimi i morti in Italia, per non parlare di tutto il resto del mondo. Un virus che ha messo in ginocchio tutto l’emisfero e continua a viaggiare, un nemico invisibile che passeggia nelle nostre vita. Abbiamo imparato a fare i conti con una nuova normalità, ma non abbiamo imparato ancora la sofferenza dei morti e della crescente disoccupazione.

Il virus ha fatto chiudere locali, ristoranti, pub, attività commerciali “temporaneamente“, ma ne ha costrette molte a chiudere definitivamente. Altre per non chiudere hanno iniziato a licenziare il personale e una grossa fetta degli italiani è rimasta senza lavoro. Un lavoro spesso precario e a nero, un lavoro che non tutela. Il covid ha attaccato tutto il mercato e ha messo in crisi il Made in Italy, provocando la chiusura di un’altra grande azienda veneta.

TI POTREBBE INTERESSARE>>> Vaccino Covid, il mistero dei cinesi ‘immuni’ in Italia: incredibile ipotesi

I dipendenti della Pal Zilieri annunciano lo sciopero contro la chiusura

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Pal Zileri (@palzileri)

Il coronavirus ha messo in ginocchio l’economia globale ed ha iniziato ad attaccare anche il Made in Italy. Il gruppo Forall proprietario dello storico marchio di abbigliamento maschile Pal Zileri, ha annunciato l’intenzione di chiudere uno dei suoi stabilimenti. Una decisione che si è detta necessaria per salvaguardare il marchio, ma soprattutto per non mettere a rischio tutti i 400 posti di lavoro. La chiusura è prevista per la divisione veneta che dava lavoro a circa 250 persone. 

Una scelta, questa, che ha messo in allarme i Sindacati i quali non possono accettarla senza aver prima avuto un confronto. Ma soprattutto è stata una decisione presa senza prima vagliare altre opzioni, che potrebbero permettere di non perdere il posto di lavoro ai dipendenti veneziani. In una nota  FEMCA Cisl e FILCTEM Cgil hanno annunciato un’assemblea straordinario, convocando tutti i lavoratori e le lavoratrici, e uno sciopero imminente. Un segnale che vogliono mandare all’azienda, i lavoratori sono disposti al dialogo e al confronto ma non possono essere licenziati così su due piedi.

Forall ha provato a spiegare la situazione critiche in cui versa la sua azienda, la pandemia ha contribuito a gravare sulla crisi del settore dell’abbigliamento. Di fronte a una riduzione del quasi 45% della domanda a livello globale, l’azienda ha un eccesso di produzione quasi di due terzi e non riesce più a sostenere le spese.

Impostazioni privacy