Il Ministero della Salute ha reso noti, tramite il consueto bollettino, i dati dell’epidemia da Covid-19 aggiornati al 10 Dicembre.
ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO- PREMERE F5 PER AGGIORNARE LA PAGINA
Il Ministero della Salute ha pubblicato i dati relativi al bollettino ufficiale aggiornato al 10 Dicembre in merito alla pandemia globale da Coronavirus. I casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.787.147 con un incremento di 16.999 unità rispetto alla giornata di ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultano essere 696.527 (-13.988), così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 3.291 in totale e 29 in meno rispetto a ieri. Il numero complessivo dei guariti è giunto a 1.027.994 con un incremento di 30.099 unità. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si sono registrati 887 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime in Italia a 62.626.
Il covid-19 si è portato via anche Tony, storico inviato speciale e prima firma del giornale La Sicilia
Si allunga la lista dei personaggi celebri che hanno perso la propria battaglia contro il coronavirus. Se n’è andato anche Tony Zermo, giornalista e inviato speciale, primo firmatario del giornale La Sicilia. Aveva 89 anni ed era ricoverata da più di 20 giorni a causa del covid-19. La sua passione per la scrittura e il giornalismo l’hanno portato a lavorare fin quando le sue condizioni non si sono aggravate ed è stato necessario il ricovero all’ospedale di Acireale.
Un lutto gravissimo all’interno del mondo giornalistico, Zermo è stato testimone di tanti avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro paese. Ha raccontato per prima il processo di Cosa Nostra a Palermo, è stato uno dei primi ad arrivare a Belice nel 1968 dopo il terremoto. E’ stato anche un inviato di guerra, la più celebre è sicuramente la guerra civile dell’ex Jugoslavia. Tony si è battuto per diverse cause, come quella della costruzione di un casinò a Taormina, città natale, e la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Un uomo instancabile che è stato abbattuto da un virus insidioso.
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In Gran Bretagna martedì è iniziata la somministrazione del vaccino anti Covid
È iniziata la fase in cui l’uomo, in questa battaglia al Covid, può rispondere con l’arma più adatta a sconfiggere il virus: il vaccino. La Gran Bretagna martedì è stato il primo paese del mondo occidentale a iniziare la somministrazione alla popolazione, con un’anziana novantenne che è entrata nella storia per essere stata la paziente numero 1 a ricevere il farmaco. Si inizia a intravedere quindi una luce in fondo al tunnel: con l’avvio della vaccinazione di massa entriamo nella fase in cui combatteremo il Covid con l’unica efficace arma a nostra disposizione.
L’allerta però si è subito alzata alla notizia di due reazioni allergiche su altrettanti pazienti. In Inghilterra avvertono: niente vaccino per chi in passato abbia avuto una storia di “significative” reazioni allergiche. Nessuna paura però: tutto è nella norma, stando almeno a quanto dichiarano le autorità mediche.