Giallo sull’esito del tampone per il Covid della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: i risultati potrebbero essere falsati.
La notizia della positività al coronavirus della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha fatto tremare il governo, costretto a sospendere un Consiglio dei Ministri. L’ex prefetta di Milano infatti ha ricevuto pochi giorni fa l’esito positivo di un tampone molecolare. La notizia ha messo in agitazione molte persone entrate a contatto con la ministra, tra cui i ministri Luigi Di Maio (Esteri) e Alfonso Bonafede (Giustizia).
Ora però la situazione sembra assumere dei contorni molto diversi. I due tamponi effettuati il 9 e 10 dicembre scorsi infatti hanno dato un esito negativo. La ministra, quindi, sarebbe guarita dal Covid in tempo record. L’ipotesi più probabile però è che la ministra in realtà non abbia mai contratto il virus: si tratterebbe quindi di un falso positivo. Questa sarebbe la spiegazione più probabile anche per la direzione sanitaria dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, che ha analizzato il tampone della Lamorgese.
La ministra Lamorgese è negativa al covid: il primo tampone era stato un falso positivo https://t.co/Ic6CmdKuH7
— Fanpage.it (@fanpage) December 11, 2020
Lamorgese, falso positivo il tampone per il Covid?
La notizia del tampone positivo al Covid per la ministra Luciana Lamorgese aveva fatto rapidamente il giro del web. Ora però l’ipotesi di un falso positivo, che sarebbe coerente coi due tamponi negativi a meno di 48 ore dalla diagnosi, sembra riaccendere i riflettori sulla questione. A tal proposito si è espressa anche la direzione generale dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, che con il suo laboratorio di analisi ha elaborato l’esame della ministra.
Il motivo dietro al falso positivo sarebbe il contatto tra il tampone della titolare del Viminale con un tampone di un paziente effettivamente positivo. Si tratta di un evento molto raro ma comunque possibile, come ammesso anche dall’ospedale romano.
Il Viminale ha annunciato in una nota stampa che la ministra riprenderà già domani con le attività istituzionali consuete. Nella stessa nota il Ministero ha sottolineato anche che la rapidità di diffusione della notizia potrebbe aver impedito dei controlli rapidi ed efficaci dell’esame.
