Nella seconda puntata di Qui e adesso, il conduttore Massimo Ranieri scoppia in lacrime in diretta. Un artista speciale lo fa commuovere per una canzone.
Quando il passato torna a bussare alla porta, molto spesso le lacrime non si possono trattenere. Riaffiorano momenti, ricordi, scatti che sono da sempre (e lo saranno per sempre) impressi dentro la nostra mente e il nostro cuore. Lo sa bene il cantante, e conduttore di Qui e adesso, Massimo Ranieri. Siamo solo alla seconda puntata ma lo straordinario cantante italiano si lascia andare come un bambino quando entra in scena un altro grande artista.
Parliamo di Francesco De Gregori, ospite del programma appena citato, in onda su Rai 3. Massimo, che ha il timone del programma, sembra davvero onorato di avere il cantautore italiano nel suo studio. I due sono dei grandi amici. Iniziano lo show scherzando. De Gregori racconta del suo debutto a soli 16 anni. Poi inizia un altro show: quello canoro, con i due che si esibiscono. E qui… arrivano anche le lacrime di Ranieri.
Ranieri non si trattiene: le lacrime sono per una specifica canzone di De Gregori
Massimo, prima di cantare La leva calcistica della Classe ’68, fa un paio di domande a De Gregori: “Ma avete capito chi avete davanti ai vostri occhi?”, più che con una domanda esordisce con un complimento. Poi replica: “Francesco, quando scrivi i tuoi testi pensi anche agli interpreti che dovranno cantarli?”, il cantautore risponde così: “Io scrivo canzoni perché un pubblico le senta. Agli inizi buttavo giù i testi di pomeriggio, così che, alla sera, li potesse sentire un mio amico”.
Poi arriva il pezzo che fa commuovere Massimo Ranieri: La valigia dell’attore. Il conduttore fa subito una premessa: “Questo è un vero capolavoro, che parla anche della mia seconda passione: il teatro. Non so se riuscirò a cantarla tutta senza commuovermi”. E infatti, a fine canzone, scoppia in un pianto dai ricordi più belli e sublimi. Poi, sul finire, si rivolge ancora una volta a De Gregori: “Sei un vero mascalzone. Queste non sono dei semplici testi, sono dei veri e propri capolavori”.
