Vice ministro Sileri all’attacco: “Vanno presi a calci nel sedere”

Pierpaolo Sileri, l’affondo è durissimo. Il vice ministro attacca a “Non è l’Arena”. “Vanno presi a calci nel sedere, sono loro il vero problema”

pierpaolo sileri
Il vice ministro della Salute Sileri (da Facebook)

Il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri all’attacco. Medico prima che politico, l’uomo è sempre stato in prima linea durante la lotta al Covid-19, virus che, peraltro, ha anche contratto prima dell’estate. E’ tra i più rigorosi, al pari del titolare del dicastero Speranza, tanto da appoggiare il ministro nella richiesta di misure più rigorose per le festività natalizie.

E Pierpaolo Sileri, a ‘Non è l’Arena’ ha attaccato i dirigenti del ministero, non usando mezzi termini. “Ruocco? Si dimetta” le sue parole, forti come un tuono. “E’ la cosa migliore dopo aver visionato i verbali del Cts” ha poi aggiunto affondando il colpo.

Indemoniato, il vice ministro ha poi proseguito la sua invettiva. “Esigo risposte alle mie domande riguardanti i piani pandemici” ha continuato Sileri mostrando anche una buona dose di irritazione per il comportamento di Ruocco. Il vice ministro ha anche analizzato la situazione all’interno del ministero, utilizzando parole durissime.

Speranza, Zampa o Sileri non sono i problemi del ministero” ha inveito “ma lo sono gli amministrativi, alcuni di essi. Decidiamo solo dopo averli mandati via a calci nel sedere, vanno tolte queste persone” ha concluso.

Pierpaolo Sileri durissimo. La richiesta di Luigi Di Maio

Di Maio - Sileri attacca
Luigi Di Maio (getty images)

Un affondo durissimo quello di Pierpaolo Sileri che ha messo in luce alcune situazioni poco chiare all’interno degli uffici di Viale Ribotta. E’ pronto a potare i rami secchi il viceministro della Salute, coloro che rappresentano i veri problemi come lui stesso ha spiegato non senza fastidio.

Luigi Di Maio, intanto, attraverso la rappresentanza italiana alle Nazioni Unite ha inoltrato una richiesta all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il titolare della Farnesina punta alla rinuncia dell’immunità diplomatica da parte dei funzionari dell’Oms che hanno ricevuto la convocazione presso la procura di Bergamo circa l’inchiesta sul Sars-Cov-2.

Luigi Di Maio
Luigi di Maio (foto Gettyimages)

La richiesta, si legge, è stata avanzata per permettere al Procuratore di sentire le versioni dei funzionari nelle qualità di “persone informate sui fatti”. Si attende, ora, la risposta dell’Oms.

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