I tifosi allo stadio? La strada è lunga, il Professor Galli cancella le speranze di tutti i supporters e dei club. Tempistiche ancora lunghe
Il calcio, dopo il lockdown della scorsa primavera, non si è più fermato seppur con i tifosi lontano dagli stadi, causa pandemia. Un vero e proprio disastro per i club, che hanno visto le casse prosciugarsi proprio per i mancati incassi al botteghino. Ed è quindi unanime la richiesta, al governo ed agli scienziati del Cts.
Quando si potrà tornare allo stadio? Solo nello scorso settembre, per circa due settimane, si erano aperti gli impianti a sole mille persone salvo poi richiudere tutto per l’impennarsi della curva. Il professor Galli, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, però non ha dato buone notizie per i calciofili ed i proprietari delle società, costrette a tirare la cinghia.
Secondo il direttore del reparto delle malattie infettive del Sacco di Milano, ospedale in prima linea nella lotta al Covid, difficilmente si potranno vedere i tifosi negli impianti nel corso di questa stagione. Una vera e propria mazzata, una dichiarazione che sa di sentenza, considerato come Galli parla addirittura del 2021 per rivedere gli stadi pieni.
Tifosi allo stadio? Galli frena
Il professor Galli, infatti, spiega come solo con l’abbattimento del virus possa permettere il ritorno allo stadio, considerato come si creino grandi assembramenti anche nelle code per andare negli impianti. “Pesano i comportamenti individuali” ha spiegato Galli che ha voluto lanciare l’allarme. “Il cambio colore alle Regioni ha portato la risalita dei contagi” ha esclamato, lanciando anche l’allarme in vista del Natale.
Non è un mistero, infatti, come vi sia grande timore per le festività, con i virologi e gli scienziati che hanno chiesto maggior rigore al governo circa restrizioni e misure da adottare per evitare la temuta terza ondata. “Anche l’economia è danneggiata” ha proseguito, spiegando come basta poco per mandare in fumo tutto il lavoro delle ultime settimane.
Ed ha voluto restare cauto anche per quanto riguarda la prossima estate. Galli ha infatti spiegato come sarà determinante la situazione nel prossimo luglio, anche in base alla somministrazione dei vaccini. E proprio per questi ultimi c’è grande attesa, considerato come l’Ema – l’Agenzia del farmaco europeo – abbia anticipato al 21 dicembre la riunione per dare il via libero al siero di Pfizer-BioNtech.