Covid, in arrivo il Piano Nazionale Vaccini: quando partirà

Via libera della Conferenza Stato-Regioni al Piano Nazionale Vaccini, presentato dal commissario Domenico Arcuri per combattere l’epidemia di Covid.

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Iniezione di vaccino anti Covid (Getty Images)

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il Piano Nazionale Vaccini, con cui il commissario Domenico Arcuri ha definito la strategia di vaccinazione per il Covid. Si tratta di una svolta fondamentale nella lotta all’epidemia, che arriva dopo mesi di dibattito. Adesso c’è anche una data certa per l’inizio della campagna vaccinale: le prime dosi infatti arriveranno all’inizio di gennaio.

Come già annunciato i primi a ricevere il vaccino saranno i medici e il personale sanitario, poiché persone maggiormente esposte al rischio di contagio. Arcuri ha però deciso di distribuire il 90% delle dosi richieste da ogni Regione, poiché si stima che circa il 10% del personale non richiederà l’immunizzazione. Per la prima tranche di vaccinazioni verrà usato il farmaco della Pfizer, che ne distribuirà oltre 1.8 milioni.

L’ultimo “ostacolo” rimasto prima della vaccinazione di massa è l’Agenzia Europea per i Medicinali, o EMA. Senza la loro approvazione infatti il farmaco non può circolare in Europa. Tuttavia nella riunione prevista per il prossimo 21 dicembre questo via libera dovrebbe arrivare, garantendo ai primi italiani di riceverlo già subito dopo Natale.

Piano Vaccini Covid, critiche dalla Campania: “Criteri non oggettivi”

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Il presidente della Campania Vincenzo De Luca (Getty Images)

La ripartizione delle dosi di vaccino contro il Covid avverrà su base regionale, in base a criteri specifici individuati dal commissario straordinario Domenico Arcuri. Questi criteri però non hanno convinto la Regione Campania, che in una nota ha espresso netta contrarietà al riparto dei farmaci previsto nel Piano Vaccini. Secondo la nota infatti il Piano avrebbe dovuto tenere conto della popolazione delle singole regioni.

Così non è stato, e secondo l’ufficio di Vincenzo De Luca questo causerà forti squilibri nella gestione dell’epidemia. La nota si conclude con l’impegno della Regione a continuare nella sua richiesta di una ripartizione più equa già dalla prima fase, così da non far viaggiare il paese a due velocità.

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