Marcus Thuram si pente: le scuse dopo il terribile gesto

L’attaccante francese del Borussia Monchengladbach, Marcus Thuram, si è pentito dopo il bruttissimo gesto antisportivo. Rischia una lungua squalifica

 

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Marcus Thuram si è reso protagonista, nella giornata di ieri, in occasione del match tra M’gladbach e Hoffenaim, di uno degli episodi più disgustosi per un campo di calcio. L’attaccante francese durante un testa a testa con Stefan Posch, ha sputato in faccia al collega. Beccato immediatamente dal var, il calciatore è stato espulso per condotta antisportiva. L’episodio era nato dopo un contatto di gioco, roccioso, tra i due al limite dell’area. Dopo aver visionato il var, il signor Willenborg – arbitro della partita – non ha dunque potuto far altro che sventolare il cartellino rosso in faccia all’attaccante 23enne.

In data odierna però, sono arrivate le scuse del ragazzo, sia ai compagni che a tutta la lega:. “Non fa parte del mio carattere”, si è giustificato. Poi continua dicendo che accetterà le conseguenze del suo gesto.

Marcus Thuram, bruttissimo gesto contro Posch

Marcus Thuram, sputo

Marcus Thuram (Screenshot)

Purtroppo non è il primo episodio di questo tipo che capita in un rettangolo verde. Uno dei più famosi sputi tra calciatori sicuramente quello di Totti a Poulsen, quando il giovane capitano della Roma, allora probabilmente uno dei calciatori più forti del mondo, con questo gesto e la conseguente squalifica di fatto mise fine alla sua avventura e forse anche a quella degli azzurri agli europei del 2004. Più recente, due stagioni fa (2018-2019), quello di Douglas Costa, calciatore Brasiliano della Juventus.

Anche in quel caso, come adesso, l’intervento del var fu fondamentale, per pizzicare il bruttissimo gesto nei confronti di Di Francesco in un Sassuolo Juventus. Grazie alla tecnologia in campo, da qualche anno, fortunatamente tutti i comportamenti antisportivi a palla lontana vengono immediatamente rilevati e sanzionati all’istante. Rimane in ogni caso la disgustosa immagine, di un atteggiamento fuori da ogni logica, sia umana che sportiva.

 

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