Marisa Laurito e l’ipnosi regressiva: “Vi spiego come mi ha aiutato”

Una lunga intervista svela i tratti più fragili della vita dell’attrice Marisa Laurito, l’unica artista con precedenti di ipnosi regressiva

Marisa Laurito
Marisa Laurito – Screenshot Instagram

Non è la prima volta che l’attrice e cabarettista partenopea, Marisa Laurito si concede in un’intervista sulla Rai, per raccontare i momenti più belli e affascinanti della sua vita da “superstar” anni ’70. Questa volta ha deciso di accettare l’invito di Serena Bortone a “Oggi è un Altro Giorno”, svelando alcuni particolari sbalorditivi che hanno caratterizzato la sua crescita personale.

Oggi Marisa vive per lo più di ricordi ed ogniqualvolta le ritorna in mente qualche evento non si tira indietro dall’elogiarlo in tutte le sue sfaccettature. E’ accaduto in occasione della scomparsa di Gigi Proietti, spiegando tra lacrime di dolore, il sincero affiatamento e la stima professionale che li legava.

Dalla Bortone è tornato in auge anche il nome di Luciano De Crescenzo, altro grande artista con il quale condivideva momenti effervescenti ed emozionanti. La tv di allora accostava le due personalità ad un’autentica storia d’amore, ma lei tuttora smentisce, “camuffando” ogni “vicolo” di collegamento relazionale con l’opportunità di crescere professionalmente e migliorare il suo lavoro.

Marisa Laurito e la “rincorsa” alla cura

Nella lunghissima intervista da Serena Bortone, l’attrice 69enne, Marisa Laurito non ha affrontato solo tematiche relative all’amore. Durante il “soliloquio” mediatico, l’attenzione in studio ha provocato un innalzamento dei “decibel” del silenzio, quando l’artista ha parlato di ipnosi regressiva.

Il fenomeno salutare che ha colpito l’artista partenopea è davvero molto raro al giorno d’oggi. In quanto si tratta di una “variante” psicologica in grado di far risalire a galla, eventi traumatici del passato provocando disorientamento e disordini mentali di ogni tipo. Marisa è stata affetta da questa sindrome durante la fase di crescita, come da lei stessa testimoniato.

Tutto ciò comprometteva spesso le sue anteprime teatrali, riscontrando febbre e mal di gola. Ma chi è stato l’artefice della fuoriuscita dal tunnel oscuro? La napoletana ha rintracciato nello specialista di fiducia la “panacea” del malessere interiore.

Dalle analisi, lo psicologo era risalito ad un evento speciale, in cui Marisa aveva testimoniato ad un processo, con l’obiettivo di salvare la vita di un uomo che in realtà non aveva ucciso nessuno. Un pò di allenamento sano alla propria mente e via tutti i problemi esistenziali, che oggi la nostra Laurito non riscontra neanche più lontanamente

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