Tragico incendio nella notte, vittima un uomo: è giallo sulla causa

Tragico incendio nella notte in un casolare: un uomo ritrovato morto. Cos’è successo? Sul luogo polizia e vigili del Fuoco per far luce sulla vicenda

tragico incendio - polizia
Un’auto della Polizia di Stato (Getty Images)

Un tragico incendio si è sviluppato nella notte in Puglia, a Cerignola, nel foggiano. A bruciare l’abitazione di un custode di una azienda agricola che è rimasto ucciso all’interno della casa. I Vigili del Fuoco, allertati dalle fiamme, sono arrivati sul posto ed hanno spento le fiamme, ma non hanno potuto evitare il decesso dell’uomo.

Gli uomini del 115 dovranno ora scoprire l’origine dell’incendio, e capire se si sia trattato di un atto doloso o accidentale. E sul caso ancora tutto da chiarire stanno indagando anche gli uomini della Polizia di Stato, arrivati sul luogo per ricostruire tutta la dinamica.

Al momento nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti e tutte le piste sono vagliate, a partire dalla morte violenta fino al suicidio. Ecco perché saranno disposte ulteriori analisi sul corpo della vittima per provare a stabilire se vi sia stata assunzione di droghe o farmaci o per capire se il decesso sia avvenuto proprio a causa dell’incendio o fosse precedente allo svilupparsi delle fiamme.

Tragico incendio, la polizia indaga

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Polizia (Fonte GettyImages)

Gli inquirenti, però, starebbero battendo la pista del suicidio. Il 55enne, che viveva insieme alla compagna ed al figlio di quest’ultima, poco prima dell’evento, aveva di fatto salutato tutti con un post su Facebook. “Non si può vivere così, me ne vado” avrebbe scritto sul social “Auguro felicità a tutti“.

Un chiaro messaggio di intenti, redatto dopo il litigio con la sua partner. Sugli arti, come rivelato dagli investigatori, sono state trovate ferite da taglio. L’uomo litigava spesso con la compagna; in più di un’occasione sono intervenuti gli uomini della polizia, l’ultima volta poco prima della tragedia.

Polizia - tragico incendio
Polizia (getty images)

Anche a dicembre fu necessario l’intervento dei carabinieri sempre per le stesse motivazioni. Forse la troppa gelosia lo avrebbe spinto nell’estremo gesto. Gli inquirenti, intanto, lavorano anche sui filmati delle telecamere di sorveglianza dell’azienda.

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