Crisi di Governo, il senatore Vitali ci ripensa: “Nessun appoggio”

Il senatore di Forza Italia Luigi Vitali fa un passo indietro e si defila dall’appoggio a un eventuale Conte Ter. La risoluzione della crisi di governo si fa più complicata.

Consultazioni presidente della repubblica sergio mattarella
Consultazioni al Quirinale: il Capo dello Stato Mattarella riceve la presidente del Senato Casellati (fonte: Twitter)

Proseguono al Quirinale le consultazioni del Capo dello Stato Sergio Mattarella, mentre in Parlamento il nuovo gruppo di europeisti nato in Senato a sostegno di Giuseppe Conte è alla ricerca di altri parlamentari da reclutare tra le sue file.

Aveva dato il suo assenso a entrare nel gruppo il senatore di Forza Italia Luigi Vitali. Ora però, il forzista ha cambiato le carte in tavola ritirando il suo appoggio a un eventuale Conte ter. Il nuovo scenario fa tremare nuovamente il premier dimissionario Giuseppe Conte, che ora vede sempre più lontano un suo reincarico per formare un nuovo esecutivo con lui a capo per la terza volta consecutiva.

Perché il senatore Luigi Vitali ha ritirato il suo appoggio?

Vitali aveva dichiarato di voler appoggiare il Conte ter perché non avrebbe voluto che il Paese si avviasse a elezioni anticipate. A convincerlo le telefonate di ieri sera con Silvio Berlusconi, leader del suo partito, e Matteo Salvini, leader della Lega e di tutta la coalizione di centro-destra.

Vitali si è lasciato convincere a rimanere nelle file di Forza Italia dopo aver verificato le aperture dei partiti di destra a eventuali discussioni e non la volontà di andare alle elezioni a tutti i costi. Secondo il senatore, Berlusconi sarebbe anche aperto a un governo di larghe intese, mentre Salvini sarebbe disposto a sedersi al tavolo per discutere di fisco e giustizia.

Crisi di governo: oggi al quirinale Italia Viva, Leu e Pd

Ieri Mattarella ha ricevuto i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati. Oggi toccherà alle delegazioni di Italia Viva, Liberi e Uguali e Partito Democratico. Nel frattempo, Conte si è chiuso in un silenzio politico anche se M5S e Pd continuano a sostenere il suo nome per il prossimo esecutivo.

Per quanto riguarda il centro-destra, la Meloni da Fratelli d’Italia ha sempre sostenuto la necessità di andare al voto. Ora, dopo le dichiarazioni del senatore Vitali, resterà da capire se la delegazione di destra si presenterà unita davanti al Capo dello Stato o deciderà di spaccarsi.

 

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