Michele Bravi, il ricordo del dramma è commovente: “Lui si è preso cura di me”

Michele Bravi, in una recente intervista, ha raccontato il dramma del suo incidente. La vicinanza di una persona speciale: “Non gli ho mai detto che l’amavo”

articolo fatto quotidiano, Michele Bravi
Articolo Michele Bravi, Il Fatto Quotidiano (Twitter)

Si è raccontato e messo a nudo, Michele Bravi. Durante la recente intervista condotta da Selvaggia Lucarelli, l’artista ha ripercorso i momenti più bui della sua giovane vita. Il terribile incidente di due anni, nel quale vi era stata anche una vittima, ha rischiato di far cadere il giovane cantante in un imbuto. “Muto dentro il mio dolore”, ha dichiarato al Fatto Quotidiano. Il ragazzo si era infatti chiuso nel suo silenzio e nel suo dolore, anche durante la terapia riabilitativa.

Durante il lungo periodo di degenza, Michele ha però potuto apprezza chi più in quei momenti gli è stato accanto. Un ragazzo conosciuto pochi mesi prima dell’incidente è stato il suo unico sostegno concreto, tanto da farlo innamorare: “L’amavo, ma non gliel’ho mai detto”.

Michele Bravi racconta il trauma dell’incidente: “Mi ero chiuso”

Michele Bravi al GIffoni
Il cantante Michele Bravi (Gettyimages)

“Non ho parlato per quasi due settimane”, ha confessato a Selvaggia Lucarelli. Michele Bravi ha raccontato nell’intervista al Fatto Quotidiano il periodo traumatico del suo incidente e della sua convalescenza. In quei momenti disperati però, il suo compagno gli è stato vicino. Un ragazzo conosciuto poco tempo prima del tragico episodio.

Di questo compagno si parla anche nei suoi nuovi album, usciti di recente. “Si è preso cura di me – ha raccontato – ho capito che l’amavo quando l’ho lasciato andare”. Si era detto impaurito a un certo punto del legame instaurato, forse troppo morboso. Michele ha dunque deciso di ripartire, per superare un trauma così profondo, dopo l’incidente di due anni fa. Lui stesso si è detto molto soddisfatto dell’intervista, pubblicando su Twitter la foto dell’articolo.

Impostazioni privacy