Valerio Massimo Manfredi, svolta nell’indagine: il monossido non era “suo”

Valerio Massimo Manfredi in condizioni critiche in ospedale per esalazioni da monossido di carbonio. Le indagini fanno luce: non era “suo” il gas

Valerio Massimo Manfredi
Valerio Massimo Manfredi (Getty Images)

Valerio Massimo Manfredi ha quasi rischiato la vita per esalazioni da monossido di carbonio. Lo scrittore, però, non ha responsabilità alcuna sulla fuga del gas che, va detto, è sia inodore che incolore. La squadra Scientifica della polizia di Stato, nelle sue indagini, ha infatti evidenziato come non provenisse dalla sua abitazione la perdita.

Il monossido di carbonio, infatti, proveniva dall’abitazione di fronte a quella dello scrittore; trattasi, come scoperto dagli inquirenti, di immobile la cui proprietà è di una società di leasing che l’ha dato in uso ad una holding che gravita nel campo cinematografico.

Nella casa incriminata, cui è stata posta sotto sequestro con sigilli alla caldaia, saranno eseguiti altri accertamenti. Possibile, poi, il via agli interrogatori per chi ha installato la caldaia nell’appartamento e per i titolari della società proprietaria e di quella che ha in uso l’abitazione. In Procura, intanto, si potrebbe aprire un fascicolo con l’accusa di lesioni colpose.

Valerio Massimo Manfredi, le condizioni

Valerio Massimo Manfredi
Valerio Massimo Manfredi (Getty Images)

Gli inquirenti non escludono come già da alcuni giorni potesse circolare il monossido di carbonio nell’edificio. Manfredi, intanto, lotta ancora per la vita all’ospedale di Grosseto; ha superato le prime 24 ore ma la situazione resta davvero complessa. Nel nosocomio toscano l’uomo è sottoposto alla camera iperbarica.

Una soluzione che i medici potrebbero ripetere anche oggi, considerato il cauto ottimismo per la situazione dell’uomo. La camera iperbarica, in questo momento, viene considerata fondamentale per togliere il monossido di carbonio dal sangue. Una soluzione utilizzata anche per la Prenner, all’Umberto I di Roma.

Valerio Massimo Manfredi
Valerio Manfredi (Getty Images)

Nella Capitale c’è solo una camera iperbarica; da qui la necessità del trasferimento dell’uomo, al momento in condizioni stabili. Una soluzione, questa, adottata di consueto, con viaggi a Napoli o Grosseto, lì dove vi sono le altre due “stanze” utilizzabili in caso di necessità.

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