Facebook, punizione esemplare dall’Antitrust: il perchè della multa

Sanzione di circa 7 milioni di euro per l’azienda di Mark Zuckerberg, colpevole di non aver ottemperato alle disposizioni del provvedimento di Novembre 2018. 

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Il logo di Facebook (Instagram)

Il “papà” di tutti i social networks è stato pesantemente multato dall’Antitrust. L’Autorità preposta al controllo e alla vigilanza della Concorrenza e del Mercato aveva, già nel Novembre 2018, emesso un provvedimento di sanzione di 5 milioni di euro, dal quale risultava che, al momento dell’attivazione dell’account, Facebook non sarebbe stato in grado di informare adeguatamente, secondo quanto riportato dalla nota: “dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti e, più in generale, delle finalità remunerative sottese al servizio, enfatizzandone viceversa la gratuità”.

Secondo l’Autorità, inoltre, Facebook non avrebbe reso ben chiara la distinzione fra dati necessari alla personalizzazione del servizio e dati, invece, utili per l’espletamento di campagne pubblicitarie ad hoc.

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L’Antitrust aveva, quindi, previsto che la homepage del sito aziendale italiano, nonché la Facebook app, avrebbero dovuto mostrare una dichiarazione rettificativa, oltre a disporre l’immediata cessazione della diffusione della pratica ingannevole.

La Nuova Multa

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Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook (Instagram)

A seguito di una istruttoria, però, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha appurato che Facebook non ha ottemperato agli obblighi derivanti dal provvedimento emesso nel Novembre 2018.

L’Antitrust afferma, in una nota, che le società Facebook Ireland Ltd e Facebook Inc non hanno “pubblicato la dichiarazione rettificativa e non hanno cessato la pratica scorretta accertata” e che “ancora non si fornisce un’immediata e chiara informazione sulla raccolta e sull’utilizzo a fini commerciali dei dati degli utenti”.

Informazioni, queste, che secondo l’Antitrust sarebbero fondamentali al fine di decidere se fruire del servizio, aderendo al social tramite “dati ceduti dall’utente, che costituiscono il corrispettivo stesso per l’utilizzo del servizio”.

Ilenia Abbondanza

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