Annuncio sui ristori: quando arrivano e chi potrà ottenerli

È in arrivo il nuovo dl Sostegno con la firma di Mario Draghi: ecco quando arrivano i ristori e chi può ottenerli in questo delicato momento.

Mario Draghi Nuovi Ristori Quando Arrivano
Mario Draghi (Getty Images)

Cambiano le carte in tavola anche per quanto riguarda i ristori. Se con il vecchio Governo si era pronti a mettere sul piatto un decreto Ristori 5, il nuovo esecutivo, a firma Mario Draghi, lascia il vecchio decreto legge ai box e ne inserisce un altro che andrà a coprire sempre quelle categorie martoriate e in perenne difficoltà durante il periodo della pandemia da coronavirus.

Anzitutto quando entra in vigore. Dalle ultime voci, e da come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, il via libera dovrà esserci per la seconda settimana di marzo. Ancora pochi giorni quindi e arriveranno i nuovi ristori. Non solo quelli. Anche la proroga delle scadenze fiscali, un provvedimento per il quale il precedente governo aveva stanziato 32 miliardi di euro.

Il nuovo decreto, ricordiamo a firma Mario Draghi, cambia nella sostanza: la platea che questa volta potrà ottenere i ristori non sarà definita tramite i vari codici Ateco, ma sulla base del calcolo del fatturato del 2020 rispetto al 2019, pari almeno al 33% di perdite. Si ragiona quindi a settore. Per professionisti autonomi e piccole imprese una sorta di “corsia preferenziale” con dei fondi perduti. Per le grande aziende, invece, un risarcimento in base a fatturato e numero di dipendenti.

Ecco i nuovi ristori: quando arrivano l’aiuto è preciso e mirato

Nuovi Ristori Quando Arrivano Roberto Speranza
Roberto Speranza, ministro della Salute (Getty Images)

Addio quindi al decreto Ristori 5, con Draghi si avrà il dl Sostegno. Una nuova manovra, che cambia nella sostanza e che punta ad aiutare in modo preciso e accurato. Nel pacchetto aiuti si mira soprattutto ad aiutare lo scompartimento invernale, il turismo collegato agli impianti sciistici e a tutto ciò che gira intorno a essi. Con il lockdown si son persi circa 10 miliardi di euro di fatturato.

Il nuovo decreto, poi, dovrebbe reintrodurre il congedo parentale Covid al 50% della retribuzione dei genitori con figli sotto i 14 anni che non si recano a scuola ma effettuano la didattica a distanza, scaduto il 31 dicembre 2020.

Mentre per quanto riguarda il fisco, si lavora al Mef. Su questo versante è in arrivo una proroga delle scadenze dei versamenti delle rate della rottamazione tar e del saldo e stralcio dovuti al primo marzo.

In relazione al dl Sostegno è intervenuto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. Quest’ultimo è stato chiaro: “Come sempre, stiamo cercando di aiutare tutti coloro che attraversano questa crisi con pesanti problemi. Ricordando, però, che al primo posto c’è la salute e la tutela di essa nei confronti di tutti i cittadini. Senza la salute il Paese non riparte, questo è ciò che pensiamo da sempre. Oggi più che mai”.

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