Pensioni, la quota 100 diventa 92? Chi può usufruirne

La riforma delle pensioni quota 100 è in scadenza alla fine di quest’anno e l’Esecutivo Draghi ora pensa a quota 92. Chi ne ha diritto?

Mario Draghi riforma pensioni
Il presidente del Consiglio Mario Draghi (fonte: Getty Images)

Il 31 dicembre 2021 scade il triennio entro il quale è possibile usufruire della quota 100 per andare in pensione anticipatamente. La riforma fu introdotta dal primo Governo Conte, a trazione Lega e Movimento 5 Stelle. L’Esecutivo Draghi pensa ora a una nuova riforma pensionistica prima della fine dell’anno, quando tornerà in vigore per tutti la legge Fornero, per evitare il cosiddetto “scalone”, ovvero un salto di cinque anni per poter accedere all’assegno pensionistico (da 62 a 67 anni se non si sono ancora raggiunti i requisiti contributivi).

In pole position tra le opzioni c’è quota 92 a cui si potrà accedere sempre con 62 anni di età, ma con 30 anni di contributi invece che con 38, come invece succede ora con quota 100. La strada sembra ormai segnata verso questa direzione anche se il leader della Lega Matteo Salvini, maggiore sostenitore di quota 100, si è espresso per un’ulteriore proroga della riforma almeno fino a fine 2022.

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Pensioni a quota 92: chi ne avrebbe diritto

Non tutti i lavoratori potranno accedere alla pensione anticipata con quota 92. Vi avranno diritto soltanto le donne, i lavoratori fragili e quelli che svolgono lavori usuranti. Per tutte le altre categorie, invece, si sta pensando di tenere in piedi l’opzione 102 con 64 anni di età e 38 di contributi. Fermo restando che, qualora non si dovesse raggiungere nessuno di questi requisiti, resta sempre valida la legge Fornero.

Attenzione però! Se per quota 100 non era prevista alcuna penalizzazione, quota 92 e quota 102 potranno prevedere invece penalità sull’assegno pensionistico. Si sta pensando di introdurre un taglio del 3% per ciascun anno di uscita anticipata rispetto alla pensione di vecchia. Il massimo quindi sarebbe di una diminuzione del 15% sull’assegno pensionistico (3% per ogni anno per un massimo di 5 anni, scattando quota 92 a 62 anni, mentre la pensione di vecchiaia scatta a 67 anni).

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