Paolo Brosio va controcorrente: dal caso Aurora Leone al DDL Zan

Il giornalista Paolo Brosio, sentito da AdnKronos, ha detto la sua sul caso che ha coinvolto Aurora Leone dei The Jackal e sul ddl Zan.

Paolo Brosio su ddl Zan e caso Leone
Il giornalista Paolo Brosio (fonte: Instagram)

Aurora Leone è finita, suo malgrado, al centro di una polemica che come ormai è noto ha portato alle dimissioni di Gian Luca Pecchini da presidente della Nazionale Italiana Cantanti. All’indomani dell’accaduto, a tornare sull’argomento è il giornalista e opinionista Paolo Brosio che, in totale disaccordo con gran parte dell’opinione pubblica, si è schierato contro l’attrice dei The Jackal per difendere il manager.

Secondo Brosio, le cose sarebbero andate in maniera totalmente diversa da come sono state raccontate. Infatti, secondo lui, la Leone è stata allontanata non perché donna, ma perché si era accomodata al tavolo a cui si trovavano i componenti della squadra avversaria rispetto alla sua. Infatti, continua Brosio, la ragazza è stata invitata a spostarsi a un altro tavolo.

“Conosco Pecchini da ben 40 anni, è una persona perbene e un galantuomo con dei sani valori cristiani” ha concluso il giornalista sulla questione.

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Paolo Brosio si è espresso anche contro il ddl Zan

 

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Il giornalista ieri sera era presente all’Allianz Stadium per assistere alla partita del cuore. Non si è però espresso soltanto in merito alla polemica su Aurora Leone. Ha parlato anche del ddl Zan e pure in questo caso è andato controcorrente rispetto ad altri artisti.

“Rischi che qualsiasi cosa dici vieni denunciato penalmente. Allora a questo punto va messo un bavaglio su tutto” ha detto Brosio sul disegno di legge fermo in Senato dove non ne è stata ancora calendarizzata la discussione, osteggiata da Lega e Fratelli d’Italia.

 

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