Roland Garros, infortunio incredibile per Khachanov: reazione e mano ferita

Cosa non può accadere durante un match di tennis: incredibile e curioso infortunio riportato dal russo Karen Khachanov. Di mezzo c’è la racchetta.

Infortunio Khachanov Roland Garros
Il tennista Karen Khachanov (Screenshot Instagram)

L’attenzione è tutta, soprattutto nello sport e, sempre soprattutto, negli incontri che valgono l’accesso al turno successivo o, addirittura, a una finale. Nello sport ai massimi livelli, il minimo errore lo paghi. E anche a caro prezzo. Per questo non sono ammesse distrazioni o errori continui. Uno sì. Lo può commettere anche l’avversario. Ma diversi di loro proprio no.

E qui tiriamo in ballo il tennista russo Karen Khachanov, numero 25 nella classifica Atp. Quest’ultimo è stato da poco sconfitto, al quinto set, da Kei Nishikori, altro tennista (ovviamente) di origine giapponese. La sconfitta, arrivata dopo un acceso match e conclusa con un 6-4 finale, non è stata però l’unica nota negativa della giornata.

Ovviamente parliamo di Khachanov, il quale ha perso svariate volte la concentrazione dopo aver chiuso avanti il terzo set. Una serie di errori imperdonabili hanno fatto sì che perdesse attenzione, pazienza e lucidità. Alla fine, l’infortunio, è arrivato in maniera prorompente, nonostante, poi, abbia finito il match.

Una mano sfregiata dalla racchetta: l’infortunio di Khachanov ricorda qualcosa

Infortunio Khachanov Roland Garros
Kei Nishikori al Roland Garros (Facebook – ATP Tour)

E quando si perde l’attenzione, i giochi sono belli che finiti. Così è successo pochi minuti fa a Karen Khachanov. Oltre a uscire sconfitto dal match che gli “vale” l’addio al Roland Garros, il russo ha letteralmente picchiato la sua mano contro il piatto della racchetta.

Un gesto che non è arrivato per caso. Dopo il terzo set, il russo era in vantaggio sul giapponese. Poi gli errori, la perdita di concentrazione e l’infortunio. Incredibile e curioso. Appena si è reso conto che usciva del sangue dal dito ha dovuto chiamare il medical time-out.

L’arbitro, ovviamente, ha concesso la pausa e il tennista si è lasciato medicare. A quel punto, però, la partita era bella che andata, verso la vittoria per il nipponico, verso gli spogliatoi per il russo. Un gesto che ha ricordato quello del connazionale Youzhny. Quest’ultimo, a Miami nel 2008, prese la racchetta e iniziò a darsela in testa. Dovette uscire dal campo per dei grossi tagli sul volto.

 

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