Vengono alla luce dettagli sulla giurisdizione nel Regno Unito che incastra la Royal Family: la discriminazione razziale sarebbe consentita
Ancora in lutto la Royal Family dopo la scomparsa del principe Filippo duca di Edinburgo. Nonostante il periodo ancora difficile, gli scandali nella famigli reale inglese non mancano mai. Infatti in questi giorni il ‘The Guardian’ ha sviluppato un’inchiesta sulla discriminazione razziale e proprio la famiglia reale. Secondo il quotidiano inglese all’interno della Royal Family la discriminazione razziale sarebbe concessa e non sarebbe punibile dalla legge. All’interno dell’archivio nazionale sono stati ritrovati dei documenti relativi al fatto che negli anni ’70 è entrata in vigore la legge secondo cui sarebbe impossibile presentare denuncia per discriminazione razziale nei confronti della famiglia reale. Inoltre, le minoranze etniche per quasi 50 anni non hanno potuto lavorare a Buckingham Palace. A queste accuse arriva la risposta della Regina Elisabetta.
Royal Family, discriminazione concessa per 50 anni: la replica ufficiale
Una scoperta che lascia senza parole quella del ‘The Guardian’, che porta alla luce dei dettagli giuridici inaspettati. O meglio, che la Royal Family potesse avere delle agevolazioni legali si poteva intuire, ma non per quanto riguarda la discriminazione razziale. Proprio la famiglia reale inglese decide di rispondere ufficialmente alle accuse avanzate dal quotidiano britannico. Anche qui però arriva la sorpresa, poiché non viene negato il fatto che la Regina possa avvalersi di alcuni privilegi legali, come appunto l’essere esentata da leggi sulla discriminazione razziale. Questo però viene integrato dal fatto che la sovrana avrebbe una procedura speciale per rispondere ai ‘reclami’ relativi proprio al fattore razziale. Dunque viene confermata, anche se non in maniera proprio esplicita, l’esenzione per la Regina riguardanti alcune leggi. C’è grande curiosità dunque su quale possa essere la reazione del popolo inglese, soprattutto quello di minoranza etnica.
