Lutto nel calcio, è morto Gianpiero Boniperti: l’ex Juventus aveva 92 anni

L’ex Juventus Gianpiero Boniperti è morto oggi all’età di 92 anni, il mondo del calcio è segnato da un grande lutto, tantissimi sono stati i suoi successi

Giampiero Boniperti morto
Il presidente onorario della Juve Giampiero Boniperti (Fonte Getty Images)

Il mondo del calcio è segnato oggi da un grande e doloroso lutto, il presidente onorario della Juventus Gianpiero Boniperti è morto nella notte. Si trovava nella sua casa a Torino, si è spento a causa di un’insufficienza cardiaca.

Il presidente onorario della squadra bianconera in passato ha conquistato grandissimi successi come calciatore, ha poi ricoperto il ruolo di dirigente. A rendere nota la triste notizia della sua morte ci ha pensato nelle scorse ore la sua famiglia.

Gianpiero Boniperti il 4 luglio avrebbe compiuto 93 anni, da anni si era ritirato dal mondo del calcio per trascorrere gli ultimi anni della sua vita con la sua famiglia. La famiglia ha fatto sapere che i funerali si svolgeranno nei prossimi giorni, per loro volere la funzione si svolgerà in forma privata.

Gianpiero Boniperti ha dedicato 48 anni della sua vita alla Juventus, era ‘il suo cuore’

Giampiero Boniperti morto
Il presidente onorario della Juve Giampiero Boniperti (Screenshot video Facebook)

Gianpiero Boniperti ha dedicato moltissimi anni della sua vita alla Juventus, spesso diceva che non era solo la sua squadra del cuore ma era il suo cuore. Quando ricopriva il ruolo di presidente era sua abitudine lasciare lo stadio dopo la fine del primo tempo, seguiva il secondo tempo alla radio.

Approdò alla Juventus quando aveva 17 anni, andò via dopo 48 anni. Tantissimi sono stati i successi conquistati prima come calciatore poi come presidente. Ha ricoperto il ruolo di presidente dal 1971 al 1990, ha poi ricoperto il ruolo di amministratore delegato dal 1991 al 1994. Era diventato presidente onorario della Juventus dal 2006.

In occasione dei suoi 90 anni scrisse una lettera nella quale augurava alla Juve di continuare a vincere, perché come spesso diceva quella è l’unica cosa che conta.

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