I monopattini elettrici sono diventati ormai presenza fissa nelle città italiane. Ora arrivano grandi novità per regolamentare il loro utilizzo: ecco la rivoluzione che presto prenderà corpo
L’Italia cambia, si trasforma, soprattutto durante e con la pandemia da Covid-19, che inevitabilmente ci ha segnato e costretto a cambiare le nostre abitudini. Un passaggio che ha segnato, non solo con l’avvento del nuovo Coronavirus, la transizione a mezzi di trasporti innovativi. I monopattini elettrici sono tra questi, conciliando le esigenze green a facilità di spostamento nel traffico cittadino.
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Una vera e propria manna dal cielo per molti, che si sono praticamente innamorati del loro utilizzo. Tanto, però, potrebbe presto cambiare nella regolamentazione che li riguarda, con lo Stato che ha ormai deciso di intervenire con una vera e propria rivoluzione. Il tema principale è quello della sicurezza; i monopattini elettrici possono essere tanto comodi quanto pericolosi se usati senza prudenza. Al Senato è stato presentato un nuovo disegno di Legge che espone tutte le nuove regole in materia. Scopriamo di cosa si tratta e tutti i punti principali.
Monopattini elettrici al passo di rivoluzione: le nuove regole
Innanzitutto la velocità, tema che interesserà primariamente i guidatori. Nessuno potrà più sfrecciare, senza casco, pericolosamente con i monopattini: posto un limite di 25 km/h per strada e 6 km/h nelle aree pedonali. Attenzione anche a eventuali multe pesanti: infatti, vigerà l’obbligo di assicurazione di responsabilità civile con eventuali ammende da 1000-1500 qualora si fosse sprovvisti. Sarà, inoltre, obbligatorio l’utilizzo del casco e delle bretelle o del giubbotto retroriflettenti, anche in questo caso con multa nel caso in cui si dovesse evadere la regola. Grandi novità anche per la sosta e la fermata dei monopattini elettrici sui marciapiede: verrà vietata salvo diversa segnalazione. Inoltre, il disegno di legge indica anche norme di comportamento da seguire scrupolosamente e regolamenta l’utilizzo per i minorenni. Il testo attualmente deve ancora essere assegnato in Commissione.
