Ancora tutti sconvolti per la morte di Libero De Rienzo: alcuni attori e attrici hanno voluto salutarlo anche sui social. Il dolore è grandissimo!
Tutti sconvolti. Altro non potremmo dire per iniziare questo scritto. Parliamo della morte che ha colpito l’attore napoletano Libero De Rienzo. Quest’ultimo, con una carriera già importante alle spalle, ne aveva ancora un’altra avanti a sé. Ma un infarto, arrivato dentro le famose quattro mura domestiche, lo ha portato via per sempre.
Un lutto che ha lasciato senza parole. A pochi giorni da quello di Raffaella Carrà ne arriva un altro tremendo. Il mondo del cinema è in lutto. E lo sarà ancora per lungo. In molti lo hanno subito ricordato portando alla luce la sua sublime interpretazione nel ruolo di Giancarlo Siani, nel film Fortapàsc.
Ma dal ricordo in pellicola, si è passati subito a quello dei social. E purtroppo si parla di un ricordo che riguarda il presente e che non verrà mai più cancellato: la sua morte. Attori e attrici hanno voluto esprimere la loro vicinanza e la loro tristezza anche attraverso alcuni profili Instagram o Facebook.
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Non solo gli attori, sui social, ricordano Libero De Rienzo!
Uno dei primi è stato proprio lui: Roberto Saviano, che pone, con estrema intelligenza e sublimazione: “E ora come si fa?”. Come si fa senza la sua ironia e malinconia. Lo inquadra bene Saviano, come se lo conoscesse da sempre. E continua a porsi la seguente domanda fino all’ultimo scritto del post.
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Anche Laura Chiatti, attrice italiana, nonché sua collega, lo ricorda con affetto e dolore: “Libero sei arrivato, e Libero te ne sei andato. Cercando quell’aria fresca che tanto dicevi di poter trovare in un’altra dimensione”. Un altro messaggio molto delicato, sublime, quasi silenzioso, ma che, il rumore, lo provoca dentro.
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Stefano Accorsi chiude la lista, per ora. E siamo sicuri sarà ancora lunghissima nel corso della giornata. Lo chiama “Picchio”, andando a evidenziare un nomignolo che in pochi conoscevano. Loro, amici. Ora, lontani. Divisi da questa morte. L’attore non può far altro che stringersi attorno al dolore della famiglia.
