Amazon, pronto il super salvataggio: cosa hanno in mente?

Amazon ha preso un’importante decisione per poter evitare gli sprechi e salvare milioni di prodotti invenduti ancora nuovi dalla discarica. Ecco che cosa farà a riguardo. 

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Amazon logo (Fonte GettyImages)

Come sapete Amazon si fa carico di prodotti venduti da terzi per il trasporto. Ma ogni settimana capita che ci siano dei resi o che prodotti nuovi, ancora imballati, non vengano venduti. E allora che cosa succede a questi prodotti? Secondo un’indagine svolta da ex dipendenti finisce tutto nella discarica.

Stando ad un’inchiesta condotta da ITV News di un paio di mesi fa sembrerebbe che in ogni centro del colosso mondiale sarebbe presente una zona apposita per la distruzione dei prodotti descritti poco prima. Pensate che soltanto nel centro di Dumferline, in Scozia, andrebbero distrutti più di 130.000 prodotti nuovi a settimana.

Bisogna poi moltiplicare questa cifra per tutti gli altri magazzini presenti in tutto il mondo. Ma la colpa non è del colosso e-commerce, ma di questi venditori terzi che preferiscono buttare i prodotti per risparmiare sui costi di stoccaggio. Ma ecco che cosa si è pensato bene di fare.

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Amazon, avvio al salvataggio: ecco le due grandi iniziative

Pacchi amazon
Prodotti distribuiti da Amazon (Fonte GettyImages)

Qualche tempo fa per far fronte a questa situazione del tutto spiacevole, Amazon aveva deciso di avviare un programma di riciclo e donazioni in beneficienza. Ma adesso ha pensato a due importanti iniziative che potrebbero risolvere questo grande problema.

La prima si chiama Grade and Resell. Consentirà ai venditori di rimettere in commercio i resi come prodotti usati. Si provvederà poi ad una valutazione in base alle condizioni, si valuterà anche il nuovo prezzo e si metterà in commercio come un articolo nuovo.

La seconda permetterà ai venditori terzi di vendere i prodotti in eccesso a dei grossisti attraverso Amazon. Niente finirà più in discarica. Questo sarebbe un vantaggio per diverse parti, non solo per i venditori terzi e per il colosso e-commerce, ma anche per tutti gli utenti.

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