Ambra Angiolini si apre ancora una volta e racconta un pezzo del suo passato: quando la radio le cambiò, per sempre, la vita. Ora il nuovo inizio.
Ci sono momenti, nella vita, ove tutto può cambiare. Accade se noi stessi lo vogliamo, altrimenti siamo destinati a morire dentro. Ma cambiare cosa significa veramente? Cambiare il destino o cambiare, “semplicemente”, aria? A volte entrambe le cose. Perché, prendere una strada rispetto a un’altra potrebbe significare davvero tutto.
Così è successo ad Ambra Angiolini. L’attrice, in un’intervista rilasciata a Repubblica, si è soffermata a raccontare una parte importante e anche dolorosa del suo passato. Un periodo in cui, l’unica salvezza fu l’approdo in radio, lasciando la televisione.
Ambra ha anche parlato della sua campagna pro-vaccino. Di come abbiamo ricevuto insulti e anche minacce di morte, sia per lei che per la sua famiglia. Ma l’inizio della nuova avventura radiofonica le dà quella giusta spinta per guardare in avanti. A proposito, dov’è finita veramente?
Dal passato al presente: Ambra Angiolini “accanto” a Linus
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Ecco il video-promo che va a sottolineare, o meglio mette proprio in luce, la sua nuova avventura, partita oggi, lunedì 6 settembre. Approda a Radio Capital Italy grazie all’intervento di Linus, che lei stessa ha voluto ringraziare: “Ho insistito tanto. Lui mi ha detto: ‘Sei sicura di aver tempo?’. Ora inizio, e non vedo l’ora di provare nuove sensazioni”.
Ambra ha sottolineato anche come la radio la fece uscire da un momento brutto della sua vita: “In televisione non mi volevano più. Mi chiamò Radio 2, accettai. Fu una grande rinascita. Il mio ‘faccione’ non si vedeva, dovevo trasmettere emozioni tramite la voce”.
Infine, ahinoi, una nota dolente, che speriamo possa lasciare alle sue spalle. Ambra Angiolini è stata promotrice della campagna per il vaccino contro il Covid. Nello stesso periodo sono arrivati insulti e minacce di morte: “Hanno attaccato me e la mia famiglia. Ma non ci siamo abbattuti. Io ho avuto il Covid, mia figlia anche. Siamo state male. Il vaccino è davvero troppo importante”.
