Giuseppe Abbagnale ha ricordato Giampiero Galeazzi in un’intervista dopo la notizia della sua morte e si è commosso. Le sue dichiarazioni.
Da poche ore è giunta la notizia che l’amato Giampiero Galeazzi se ne è andato all’età di 75 anni dopo una lunga malattia. Noto giornalista sportivo e volto della televisione, ha lasciato un grande vuoto in tutti quelli che lo conoscevano. Arrivano una dopo l’altra le testimonianze e le dichiarazioni delle persone a lui più vicine.
Una di queste è Giuseppe Abbagnale, il campione olimpico di canottaggio di Los Angeles ’84 e Barcellona ’92. Si conoscevano bene e la notizia della morte del giornalista è arrivata come una pugnalata al cuore. L’ex atleta ha rilasciato diverse dichiarazioni con molta commozione per ricordarlo.
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Raggiunto da Notizie.com, Abbagnale ha confidato la sua incredulità quando ha appreso la triste notizia. Poi è andato con la mente a quel lontano periodo di cui con Galeazzi parlava spesso. Ma ecco qui di seguito nel dettaglio le sue dichiarazioni.
Giuseppe Abbagnale ricorda Galeazzi e si commuove: “Epico grazie a lui”
La telecronaca fatta proprio dal giornalista in quella finale olimpica del 1984 è ancora oggi uno dei video più cliccati. Abbagnale ha ammesso di aver parlato di quel giorno tante volte con Giampiero ed ecco le sue parole in merito:
Quell’impresa, così come tutte le altre, è diventata ancora più epica grazie alla voce e all’emozione che è riuscito a trasmettere Giampiero in quei momenti. Io gli dicevo che quell’oro era anche un po’ suo.
Per il Presidente della Federazione canottaggio il suo amico Giampiero era molto competente nello sport e poteva permettersi di parlare di tutto, dal canottaggio, al calcio, al tennis. Sarà una grande perdita per il mondo dello sport e ha confessato di averlo sentito l’ultima volta dopo le Olimpiadi di Tokyo.
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La notizia per lui è arrivata all’improvviso perchè credeva che le sue condizioni di salute stessero migliorando. Ha concluso dicendo che comunque per lui si farà di certo qualcosa:
Sì, faremo qualcosa, è giusto e doveroso. Non era solo un grande giornalista, ma una persona buona, onesta e sincera. Appassionata e competente.