Caso Djokovic, il tennista avrebbe dichiarato il falso: cosa rischia

Continuano le controversie riguardanti il caso Djokovic. Dubbi sulla sua permanenza in Australia: il tennista avrebbe dichiarato il falso

Un caso, quello di Djokovic, che sta continuando a tenere banco nel mondo dello sport, e a destare scandalo tra l’opinione pubblica. Il campione, mai discusse le sue doti sportive e il suo carisma sul campo, si è ormai impelagato tra conferenze stampa, post social e dichiarazioni. Proprio quest’ultime, secondo il The Guardian  e un giornalista del New York Times, sarebbero in discussione.

Caso Djokovic
Il tennista Novak Djokovic (Gettyimages)

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Il tennista, che ha ricevuto il visto nella giornata di ieri, rischia ancora di dover lasciare l’Australia. L’esenzione infatti, ottenuta per aver contratto la malattia, non è sufficiente per non residenti e non cittadini australiani. Adesso però la sua posizione si sarebbe aggravata dopo alcune dichiarazioni false rilasciate – secondo fonti USA – alla frontiera.

Caso Djokovic, la versione non combacerebbe

Sono stati il The Guardian e Ben Rothenberg del NY Times a condividere sui social dei documenti secondo cui Novak avrebbe dichiarato di non aver transitato in nessun altro paese eccetto la Serbia, prima di recarsi a Melbourne. Un caso avvolto da altre ombre, visto che alla conferenza stampa dei familiari di Djokovic, quest’ultimi non hanno risposto alla domanda sull’apparizione a un evento pubblico del tennista il 17 dicembre, dopo aver contratto il covid il 16.

Pare inoltre che il volo con cui Novak abbia raggiunto l’Australia non sia partito dalla Serbia, bensì da Marbella, il 4 gennaio. In discussione dunque le dichiarazioni di non aver lasciato la Serbia per 14 giorni, come dichiarato alla dogana dallo stesso tennista. Djokovic rischierebbe dunque anche di dover rispondere di tali falsità, anche legalmente.

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