Agenzia delle Entrate, recuperati 25,4 miliardi nel 2010

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcuni dati, riguardanti i risultati della lotta all’evasione fiscale nel 2010, con esiti molto positivi, sul fronte delle cifre. Nell’anno appena trascorso, infatti, sono stati recuperati ben 25,4 miliardi di euro, una cifra che vale l’1,6% del pil italiano.

Cifra, che dimostra anche l’elevato tasso di evasione delle tasse, esistente nell’economia italiana. Se, infatti, è vero che sono stati recuperati oltre 25 miliardi di euro, le statistiche indicherebbero un’evasione totale di circa 100 miliardi; una cifra considerevole, che la dice lunga sul rapporto tra stato e contribuente italiano.

Andando nello specifico dei dati, si scopre che 10 miliardi sono stati recuperati attraverso controlli formali dell’Agenzia delle Entrate, mentre il resto è dato dalla somma di cifre meno significative, che si ottengono dai controlli dell’Inps, nonchè da minori compensazioni previste in favore del contribuente.

Nel commenatare questi dati, non si può non riconoscere che quando il livello di evasione delle imposte è così alto, il problema va oltre l’aspetto puramente penale, e diventa di carattere sociale. Bisogna capire il motivo per cui gli italiani non vorrebbero pagare le tasse allo stato. Forse, gli sprechi evidenti del settore pubblico, le leggi farragionose, l’elevata tassazione e il livello non sempre sufficiente dei servizi erogati dallo stato delegittimano agli occhi dei contribuenti il carattere obbligatorio delle imposte, che vengono viste a volte come una vera e propria sottrazione di ricchezza ingiustificata.

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