Evasione fiscale, cresce recupero di Equitalia

Ancora una buona notizia sul fronte del recupero del gettito fiscale evaso; la società Equitalia, il soggetto pubblico istituito allora dal Ministro Tremonti, alla fine del 2005, a cui è stato affidato il compito di riscuotere le imposte evase, registra un ulteriore successo nel 2010 da poco trascorso, confermando l’ottima performance in crescita, da quando è operativa, nei suoi quattro anni di attività.

Nel 2010, tra imposte, tasse e contributi, Equitalia è riuscita a riscuotere 8,9 miliardi di euro, in crescita del 15% sul riscosso del 2009. Le regioni in cui si è ottenuto il maggiore successo sono state Lombardia, Lazio e Campania, con la sola città di Milano a spadroneggiare con ben 1,1 miliardi di euro riscossi. E’, infatti, evidente che le grandi realtà economiche contribuiscano di più al fisco, così come, in corrispondenza della loro forza economica, evadono di più.

Equitalia rende, inoltre, noto che sale di molto il numero dei grandi debitori, cioè di coloro che devono versare al fisco almeno 500 mila euro di importi evasi o comunque prima non pagati; la loro quota sale al 20% degli importi totali riscossi, con una crescita del 17% sul 2009.

Dati che impongono una riflessione positiva sulla scelta di Equitalia, la cui efficacia nella riscossione delle imposte e tasse evase non può più essere messa in dubbia. La stessa società ritiene che il motivo principale del suo successo risieda nella scelta di accordare la rateizzazione del debito fiscale, in favore del contribuente. In tal modo, molti hanno rinunciato al contenzioso con il fisco, avendo la possibilità di pagare il proprio debito con l’erario in rate.

Quindi, maggiore celerità nella riscossione e minori liti stato-cittadino. Lo sottolinea in fatto che dagli inizi del 2009 alla fine del 2010, le rate versate dai contribuenti allo stato, tramite Equitalia, sono state per un ammontare complessivo di 14 miliardi.

 

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