Corteo contro Green Hill: contro ogni difficoltà, un bel successo per la manifestazione del 5 Marzo

Come annunciato ormai da diversi giorni, il corteo contro Green Hill c’è stato e ha sfilato per le vie di Milano. L’appuntamento prevedeva la partenza da Piazza Duca D’Aosta a Milano alle 15 e il percorso doveva attraversare le vie centrali di Milano. Ma le cose non sono andate esattamente come gli organizzatori avrebbero voluto. Il corteo è stato fermato in attesa di avere il permesso di attraversare il centro di Milano, permesso che non è mai arrivato e che è stato negato da un secco NO del comune di Milano. Probabilmente tale rifiuto potrebbe essere legato al fatto che il comune ha voluto tutelare le tante vetrine che esponevano pellicce e capi di abbigliamento simili, o almeno questo è quello che hanno pensato molti animalisti presenti alla manifestazione. Qualche attimo di attrito tra i manifestanti e le forze dell’ordine a causa del permesso negato, ma i manifestanti non si sono persi d’animo e si sono diretti singolarmente, sciogliendo momentaneamente il corteo, a Piazza del Duomo. I manifestanti hanno camminato mostrando in ogni caso striscioni e slogan contro la vivisezione. Molti gli striscioni con le foto delle vittime di Green Hill, i cuccioli di beagle che ogni mese vengono portati ai vari laboratori, e poi bandiere della LEAL (Lega Antivivisezionista), della OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali) e della LIDA (Lega Italiana dei Diritti dell’Animale). Presenti in prima fila gli striscioni del movimento “Fermare Green Hill”, schierato in prima linea contro l’allevamento di Montichiari (Brescia), che in occasione della manifestazione ha anche ricordato l’appuntamento del 25 Marzo proprio a Montichiari per la conferenza “Gli animali e la ricerca”. Al corteo si sono aggiunte, strada facendo, persone provenienti da molte regioni italiane portando ad un numero pari a circa 2500 manifestanti secondo gli organizzatori, un pò di meno secondo le stime della questura. Tra i manifestanti anche persone vestite da cani, gatti e conigli che protestavano contro l’utilizzo degli animali nei laboratori di ricerca.

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