Lazio, l’agente di Zarate avverte la società

Da qualche tempo a questa parte la seconda punta argentina, Mauro Zarate (figlio d’arte classe 87′), non è più l’assoluto protagonista delle prestazioni in casa Lazio.

Il che ha significato e comportato anche una certa perdita di considerazione della società e dell’allenatore sopratutto.

Zarate non è più incisivo come un tempo: Zarate non riesce ad esprimersi a fondo in quanto viene troppe volte relegato a compiti difensivi e non a ruoli più inclini e versatili alle sue caratteristiche (Zarate, vogliamo ricordarlo, è una seconda punta nata per i dribbling, le accellerazioni: un attaccante ideale, quindi, per le finalizzazioni e le azioni personali).

Il malcontento di Zarate comincia ad avvertirsi: ne sono la testimonianza le dichiarazioni del suo agente, il fratello Sergio Zarate, che ha così detto: “Non ho ancora parlato con Maurito,  ma personalmente non sono contento della posizione nella quale ha giocato contro il Palermo. Mio fratello non è un terzino, domenica ha giocato a 5 metri da Radu, la maggior parte delle volte era vicino alla porta di Muslera. In questo modo non rivedremo mai il vero Zarate, così lo distruggono calcisticamente.”

Sul futuro di Zarate e su consequenziali ipotesi di mercato, il procuratore Sergio Zarate ha sottlineato: “Abbiamo ancora 3 anni di contratto con la Lazio e intendiamo rispettarlo, a meno che non arrivi una squadra pronta a fare un business con Lotito. Questo è un altro discorso”.

Insomma queste dichiarazioni del procuratore di Zarate sono chiari avvertimenti alla società: o il bomber argentino trova il suo spazio, o quest’ultimo sarà costretto a fare le valigie…

 

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