Giappone, quali conseguenze del cataclisma nipponico

Le immagini del terremoto e dello tsunami in Giappone sono ancora in divenire, con il rischio paventato di decine di migliaia di morti. Quello che in questi giorni ci si chiede è se quanto accaduto nel Paese del Sol Levante possa avere ripercussioni economiche sul pianeta e in quale direzione ed entità.

Dunque, per avere una qualche conseguenza, sarebbe necessario che il terremoto abbia intaccato la capacità produttiva del Giappone, almeno in parte. E questo pare che sia avvenuto in una dimensione di circa il 20% nelle aree più colpite dal sisma. Un calo della produzione,. quindi, sarebbe inevitabile, anche perchè per ricostruire il capitale fisico distrutto ci sarà bisogno di tempo, mentre intanto si produrrà di meno. Questo dovrebbe determinare un calo del pil giapponese, che si stima intorno all’1%. In sè, il dato non è allarmante, ma il Giappone però non cresce da quasi 20 anni e deve fronteggiare un livello di debito pubblico, ormai esploso al 204% del pil.

La minore crescita del Giappone potrebbe avere un doppio effetto sull’economia mondiale. Da un lato, un minore reddito provocherebbe minori importazioni dal resto del mondo, con effetti negativi sull’export mondiale; ma il venire meno di parte della produzione interna potrebbe comportare uno spostamento della domanda interna verso le importazioni, per cui il saldo finale del nostro ragionamento diventa un pò complicato da valutare, ma probabilmente oscillerà intorno all’impatto zero.

Il dato che invece potrebbe determinare un qualche effetto sull’economia del resto del mondo è la conseguenza di questa tragedia sui prezzi del greggio. Una minore capacità produttiva temporanea del Giappone, infatti, determinerà minori importazioni di petrolio e questo dovrebbe consentire un calo della pressione del suo prezzo, cosa che inizia già a venire.

 

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