Parmalat, Lactalis in difficoltà per cordata italiana

Il titolo di Parmalat ieri ha perso il 2,45%, attestandosi a 2,31 euro per azione, contro un valore di riferimento che gli operatori hanno stimato in 2,6 euro, durante la concitata fase dell’acquisizione da parte di Lactalis del pacchetto di maggioranza relativa.

Il calo è dovuto al nervosismo sui mercati, riguardo al futuro della società di Collecchio, in attesa che si materializzi un’offerta concreta, da parte della cosiddetta cordata nazionale o tricolore.

E se, intanto, continuano i movimenti nelle società che dovrebbero fare parte della cordata nazionale, Ferrero e Granarolo in testa, coordinati da Intesa, anche Lactalis non starebbe a guardare, ma è al momento frenata da alcune difficoltà oggettive.

Il problema dei francesi è non solo la contro-scalata da parte degli italiani, ma anche il supporto che il governo di Roma sta dando all’operazione nazionale, in funzione anti-francese. E, in effetti, il mercato adesso si interroga sulle contro-mosse del governo Berlusconi.

Quanto ai francesi, si presentano loro due possibilità: vendere la quota appena acquisita o lanciare un opa, per acquisire il restante pacchetto azionario, diventanto azionista certo di maggioranza.

Ma nel caso Lactalis volesse vendere, troverebbe difficoltà a trovare un compratore, a meno che non intenda trattare con gli italiani della famosa cordata, il che però sembrerebbe un pò difficile. L’alternativa allora sarebbe il lancio di una opa, obbligatoria allo scattare del 30% delle azioni possedute. In questo caso, per i meccanismi della legge Draghi, l’operazione sarebbe davvero costosa, si parla di 5 miliardi di euro, che graverebbero come un macigno sui conti della società francese, che si indebiterebbe oltre misura.

Infine, Lactalis troverebbe difficoltà anche nel trovare un advisor, dopo l’intervento del governo italiano a sostegno della scalata nazionale.

 

 

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