Tremonti: nessuna cospirazione, avanti con rigore

Il Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sarebbe molto sereno, dopo gli attacchi della scorsa settimana, che il Ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, dalle colonne de “Il Giornale” gli ha rivolto, definendolo un socialista per le sue misure anti-mercato, e per la sua ostilità ad attuare il programma di governo, che prevede riduzione delle tasse e più mercato.

Dopo l’appoggio che il Premier Berlusconi gli ha pubblicamente garantito, Tremonti si sente molto forte, ma ha voluto stemperare i toni con i colleghi di governo, sostenendo che nell’esecutivo si lavora e che c’è solidarietà verso di lui.

Tremonti ha voluto entrare un pò più nel vivo dei prossimi passi in materia economica, e in un’intervista a “Repubblica” ha preannunciato che entro i primi giorni di maggio sarà presentato al vertice Ecofin un Dpef informale, in cui verranno contenute le misure di riduzione dell’oppressione fiscale; un tema, questo, su cui il ministro ha molto puntato negli ultimi giorni, sostenendo la necessità, tra le altre cose, di un coordinamento dei controlli sulle imprese, per evitare che queste siano oggetto di ispezioni continue e da diversi uffici.

Resta da vedere cosa sarà presentato di preciso sulla cosiddetta “oppressione fiscale”, se cioè si tratti di riduzione delle aliquote (improbabile) o di altre misure di sgravio da adempimenti burocratici, con risparmio potenziale di costi sull’impresa.

Quanto alla politica del rigore, Tremonti conferma che non esiste una fase due senza una fase uno e che il rigore sui conti pubblici sia assolutamente necessario. Galan lo aveva attaccato su questo punto, sostenendo come il suo rigore fosse di tipo lineare, ossia senza scegliere su cosa tagliare, facendo perdere consenso e senza rilanciare così la crescita dell’economia italiana.

 

 

 

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