Decreto Sviluppo al Cdm di giovedì

Non ci dovrebbero essere ulteriori rinvii, per l’approvazione del cosiddetto “Decreto per lo Sviluppo”, messo in piedi dal Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e concordato con gli altri ministri economici. Dopo le tensioni dei giorni scorsi, con la frontale contrapposizione tra il Premier, Silvio Berlusconi, e il responsabile di via XX Settembre, pareva che il decreto fosse destinato a tempi più lunghi, per il suo varo. Invece, ieri sera, fonti del Popolo della Libertà hanno dato notizia che ci sarebbe stata una telefonata molto positiva e chiarificatrice tra i due, e il presidente del consiglio avrebbe dato assicurazione a Tremonti che il testo sullo sviluppo, a sostegno della crescita e della ripresa, sarà varato al Consiglio dei Ministri di giovedì.

Le misure previste sarebbero di grande importanza per l’economia: si va dal credito d’imposta al 90% per i contributi alla ricerca da parte delle imprese, al varo di un nuovo piano casa, che eviti gli intoppi con le regioni del precedente piano, inabissatosi tra le ostilità degli enti locali, alla creazione di distretti “balneari”, con previsione di una burocrazia molto snella per le zone turistico-balneari, in confornità alle possibilità normative offerte da Bruxelles; in forse la liberalizzazione delle assicurazioni e della distribuzione dei carburanti (anche questi tentennamenti sottolineano la politica di stampo dirigista e “socialista” del Ministro Tremonti, lontano dalla concezione liberale di un governo di centro-destra).

Infine, tra le altre misure rilevanti, la possibilità di opzione, per chi vanta un credito fiscale, tra la richiesta di rimborso e la compensazione con altri debiti verso il fisco, per regolarne le posizioni.

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