Le nuove nomine del Governo: il giorno della ricompensa

polidoriIl 5 maggio 2011 potrebbe passare alla storia della politica italiana come il giorno della ricompensa. Già, proprio così; dopo tanto penare e tanti rinvii finalmente il Governo ha varato le nomine dei nove sottosegretari e ha reso evidente ciò che tutti più o meno già sapevano:  non si tratta altro che di ricompensa per aver scelto di appoggiare il governo nel momento in cui era ad un passo dalla caduta.  Dei nove nuovi sottosegrateri, infatti, solo uno (Antonio Gentile) è da sempre parte del Partito della Libertà, gli altri invece hanno alle spalle una storia piena di cambi di casacca a seconda di come gira il vento. Ma vediamo nel dettaglio chi sono i nuovi rappresentanti del Governo italiano oltre al già nominato Gentile a cui va il sottosegretariato all’Ambiente.

Roberto Rosso (agricoltura): a febbraio 2011 torna nel Pdl dopo quattro mesi in cui ha partecipato alla nascita di Futuro e Libertà e lo fa, se si va a leggere una sua vecchia intervista, per una motivazione quasi mistica:  lui infatti è un pronipote di San Giovanni Bosco e non poteva tradire un salesiano come Silvio Berlusconi. E chissà che i santi non abbiano appoggiato la sua nomina.

Luca Bellotti (welfare): anche lui è un transfuga di Fli. Il suo ritorno nel Pdl è da lui descritto come una dimostrazione di senso di responsabilità verso il Paese.

Daniela Melchiorre (sviluppo economico): l’onorevole più amata dai camionisti, di certo per le sue curve ma forse anche per il suo viaggiare da una partito ad un altro. Sottosegretaria già nel governo Prodi, è eletta nelle fila del Pdl ma è solo un attimo perchè nel 2008 passa all’opposizione e nel 2010 si allea con l”Udc e nel 2011 entra nel Terzo Polo prima di tornare, appena un mese fa,  nello schieramento di maggioranza.

Catia Polidori (Economia): é stata la protagonista del 16 dicembre, giorno in cui il governo riuscì a passare indenne alla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Il suo voto contrario arrivò a sorpresa e destò molte polemiche tra i suoi ex colleghi di Futuro e Libertà che l’accusarono di essersi “venduta” per ricevere aiuti per l’azienda di famiglia (Cepu) che attraversava un momento di difficoltà. berlusconi

Bruno Cesario (Economia): altro onorevole dedito al cambio casacca.  Eletto nel Partito Democratico, passa nell’Api di Francesco Rutelli, poi lasciato per diventare uno dei fondatori del Movimento dei Responsabili.

Aurelio Misiti (infrastruttura): lui i partiti li ha girati un pò tutti. Dal Pci all’Idv per passare poi al Mpa e finire al gruppo misto.

Riccardo Villari (Beni Culturali): eletto nel Partito Democratico passa agli onori della cronaca per essere stato eletto con i voti della maggioranza Presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai, poltrona di solito assegnata ad un nome indicato dall’opposizione (oggi è Sergio Zavoli). Dopo essere stato cacciato dal Pd è passato dal Movimento per le Autonomie e poi al gruppo Misto.

Giampiero Catone (sviluppo economico): politico dal passato non certo senza macchia, è un altro degli ex finiani tornati all’ovile. Tra i suoi atti politici più importanti si ricorda la candidatura di Silvio Berlusconi al nobel per la pace.

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