Sei omosessuale? Negato rinnovo della patente

bernardiniSi è presentato agli uffici per il rinnovo della patente, che però si è visto negare perché omosessuale: è la storia che viene da Brindisi, dove a C.F. non è stata rinnovata la patente di guida, rilasciata 11 anni fa dalla motorizzazione civile della città pugliese, a causa di “patologie che potrebbero essere di pregiudizio per la sicurezza della guida“. Sull’accaduto i deputati radicali hanno presentato un’interrogazione parlamentare urgente ai ministri dei Trasporti e della Difesa.

LA DENUNCIA – Tutto nasce da una comunicazione inviata dall’Ospedale militare di Bari dove il giovane era stato mandato durante il servizio di leva perché si era dichiarato omosessuale. Proprio da questa comunicazione, secondo la ricostruzione fornita da Rita Bernardini, deputata dei radicali e Presidente dell’Associazione Radicale Certi Diritti, sono emersi dubbi sulla “persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica prescritti per il possesso della patente“. “L’ennesimo esempio di discriminazione che subiscono oggi in Italia gli omosessuali – afferma Sergio Rovasio  segretario generale dell’Associazione presieduta dalla Bernardini – ma siamo certi che questa situazione si risolverà presto con il risarcimento da parte del ministero dei Trasporti per il diniego alla guida a un cittadino in ragione del suo orientamento sessuale”.

patente

IL PRECEDENTE – Ed infatti quello di Brindisi non è il primo caso in cui un cittadino omosessuale si è visto negare la possibilità di ottenere la patente di guida a causa del suo orientamento sessuale. Un episodio simile è già accaduto a Catania nel 2005, quando D.G., 28 anni, si è visto ritirare la patente dalla Motorizzazione civile per una revisione all’idoneità dopo che alla visita di leva aveva dichiarato la sua omosessualità. Il giovane siciliano chiese l’immediata sospensione della decisione della Motorizzazione civile che il Tar di Catania concesse perché, si legge nella motivazione, “l’omosessualità non può essere considerata un fatto che fa sorgere dubbi sull’idoneità psico-fisica del titolare della patente di guida”. L’accaduto aveva inoltre spinto D.G. a presentare richiesta di risarcimento danni nei confronti dei ministeri dei Trasporti e della Difesa per 500 mila euro, ottenendo in primo appello un risarcimento pari a 100 mila euro ridotto poi a 20 mila euro  dopo la sentenza, emessa qualche settima fa, dalla Corte di Appello civile di Catania.

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