Strauss-Kahn a rischio Aids?

C’è un nuovo tassello nello scandalo che ha travolto il direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, tagliandolo fuori di fatto dalla corsa all’Eliseo: secondo quanto riporta il New York Times la presunta vittima della violenza sessuale vivrebbe in un appartamento destinato solo a persone affette da Hiv o Aids.  Il quotidiano americano rivela che Nafissatou Dialo, il vero nome della cameriera 32enne della Guinea che ha accusato Strauss-Kahn, da gennaio vive insieme alla figlia 15enne nel Bronx, in un appartamento sito al quarto piano di un edificio riservato esclusivamente a nuclei familiari di malati di Aids. In precedenza la donna occupava un altro appartamento, il cui affitto era a carico dalla Harlem Community Aids United, organizzazione a sostegno ai malati di Aids,  che tra i suoi servizi ha proprio quello di  assegnare le proprie case ad individui adulti contagiati dal virus e alle loro famiglie. Sempre secondo quanto riportato dal New York Times le norme sulla privacy rendono impossoibile affermare con certezza che la donna sia sieropositiva.

RAPPORTO CONSENZIENTE – Intanto i legali del direttore del Fmi mettono a punto la strategia difensiva e provano a far passare la tesi che il rapporto ci sia effettivamente stato ma che la donna fosse consenziente. Secondo la linea difensiva non ci sono prove utili a dimostrare che Strauss-Kahn abbia costretto con la forza Nafissatou Dialo ad avere un rapporto sessuale con lui. Ipotesi seccamente smentita dall’avvocato che difende la cameriera, secondo cui la sua assistita non sapeva chi fosse quell’uomo e non avrebbe mai fatto nulla che potesse mettere a rischio il suo lavoro.

DIMISSIONI DA FMI – È in mezzo alla bufera giudiziaria che lo ha travolto, Dominique Strauss-Kahn deve pensare anche ai passi da compiere per il Fondo Monetario Internazionale.

Legarde e Strauss-Kahn

Dopo la richiesta di dimissioni avanzata dalle ministre dell’Ecofin, anche Timothy Geithner, ministro del Tesoro Usa, lo ha scaricato facendo capire che DSK non può continuare a dirigere l’FMI. E si è subito aperta la caccia al successore con il  ministro dell’Economia francese, Christine Lagarde, indicata come uno dei papabili anche se sta prendendo piede la linea di chi vorrebbe alla guida dell’istituto un rappresentante di un paese emergente.

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