Caro benzina: ancora una volta è lo Stato il responsabile principale

Da qualche mese le statistiche inerenti al mondo delle auto indicano dati poco rassicuranti in ogni senso. Vanno male le vendite delle auto nuove, e vanno male anche i consumi in termini economici degli automobilisti per poter affrontare un rifornimento di carburante. Infatti, da una recente statistica che analizza il costo del carburante, si è scoperto che se il costo della benzina è veramente notevole, il problema principale di questo fatto è legato all’aumento di tasse imposto dal governo italiano nel 2011.

Sembra che non ci sia alcuna novità rispetto a quanto siamo già abituati a vedere di solito alla colonnina del distributore. Eppure dietro a questo aumento, di pochi centesimi ogni giorno, lo Stato si è arricchito notevolmente, visto che nei primi quattro mesi del 2011, lo Stato ha incassato 330 milioni di euro di tasse in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Si tratta di una statistica importante, visto che da sempre si discute sul fatto che se lo Stato non applicasse tutte queste tasse, la benzina costerebbe almeno la metà.

Fra tasse ed accise varie, al povero automobilista non resta che spendere veramente una cifra importante, nonostante il prezzo del petrolio non sia così elevato. Il primo fattore che indica bene la situazione è l’aumento del prezzo medio della benzina che è aumentato dell’11,7%, e quello del gasolio del 18,3%.

Inoltre, secondo le stime della Federconsumatori, quest’anno finiranno nelle casse dello Stato 2,1 miliardi di euro extra che andranno ad aggiungersi ai miliardi che entrano ogni anno nelle casse statali.

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