Biglietti treno low cost, i dubbi di Casper

Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, istituito dalle Associazioni di Consumatori Adoc, Unione Nazionale Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons, ritengono sia un “bluff” l’odierno annuncio delle Ferrovie dello Stato inerente la messa a disposizione per i viaggiatori di ben un milione di posti “low cost”, ovverosia con sensibili agevolazioni a livello tariffario. Le Associazioni del Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Casper), infatti, denunciano come dall’1 aprile scorso, nell’assoluto silenzio, ci siano stati aumenti dei prezzi dei biglietti dopo quelli che ci sono stati negli anni scorsi.

I rincari corposi, in particolare, hanno riguardato sia l’Alta Velocità, sia i treni espressi. Ragion per cui secondo Adoc, Unione Nazionale Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons non ha senso parlare di biglietti del treno “low cost” in virtù di uno sconto applicato sulle tariffe che in questi mesi ed in questi anni sono lievitate a dismisura.

Il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Casper), di riflesso, parla di questa promozione come di un’agevolazione relativa ma anche assai contenuta per l’utenza del trasporto, ragion per cui il Comitato è passato in azione. Secondo quanto riportato infatti dal sito Internet dell’Adoc, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio Casper ha reso noto d’aver depositato presso il Tar del Lazio un ricorso contro quei rincari, giudicati “occulti”, che le FS hanno applicato dallo scorso mese di aprile. Con il ricorso, a tutela dei viaggiatori, viene chiesto che questi rincari vengano giudicati illegittimi.

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