Il decreto rifiuti scontenta quasi tutti e il Codacons denuncia la Lega

La montagna ha partorito il topolino. Il decreto legge sui rifiuti varato in fretta e furia dal governo Berlusconi riceve un’accoglienza assai tiepida da tutte le parti in causa. E dire che il testo approvato è stato “addomesticato” per venire incontro alle richieste della Lega, che incoerentemente ha comunque dato un voto contrario. Il governatore della Campania Stefano Caldoro (Pdl) non usa mezzi termini e lo definisce “insufficiente a superare l’emergenza di questi giorni“, segue a ruota il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che parla di atteggiamento “pilatesco” da parte della maggioranza. La Conferenza delle regioni, per bocca del presidente Vasco Errani, ritiene che il decreto “non risolva nella sostanza il problema venutosi a creare” lasciando scoperto, tra l’altro, il nodo discariche.

Sul fronte dei partiti, il giudizio più critico è quello del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che parla di una “frittata rilevante” prodotta da un governo che “se ne lava le mani” mentre Pier Ferdinando Casini annuncia il voto favorevole dell’Udc, ma soltanto per “non giocare allo sfascio sulla pelle dei napoletani“. Durissimo Italo Bocchino, per Fli, secondo il quale il voto contrario della Lega al decreto rappresenta “un atto anti-nazionale, egoista e becero, che dimostra l’implosione della maggioranza, tenuta in vita artificialmente per paura di perdere i privilegi del potere”.

La difesa d’ufficio del provvedimento sui rifiuti è affidata al ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, che in una una intervista al quotidiano “il Mattino” rispedisce tutte le critiche ai mittenti e dice di aspettarsi “gratitudine” da Napoli. “Credo che le reazioni più equilibrate diano atto al governo di avere fatto tutto ciò che era necessario. Le misure adottate aiuteranno a superare le attuali criticità. Poi spetterà alle istituzioni campane lasciarsi alle spalle una inefficienza che dura da anni“.

Intanto il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) fa sapere in una nota di aver depositato una denuncia “contro la decisione della Lega e dei ministri che appartengono al partito di non votare il decreto in Consiglio dei Ministri, chiedendo alla Procura della Repubblica di Napoli e al Tribunale dei Ministri di indagare per concorso in omissione di atti dovuti ed epidemia colposa“. Secondo il Codacons il voto contrario in Cdm rappresenterebbe un “atto amministrativo all’interno di un organo non politico quale è il Consiglio dei Ministri” ed in quanto tale suscettibile di impugnazione. Al di là di ciò, il gesto della Lega per impedire il trasferimento dei rifiuti nelle altre regioni italiane appare “un gesto irresponsabile che rischia di alimentare l’emergenza e accrescere il pericolo di epidemie“.

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