Mozzarella: fior di latte o di bufala, immancabile sulle nostre tavole

Mi sono chiesta quale, tra i tanti alimenti presenti nelle nostre cucine,  possa essere tanto importante da essere quasi irrinunciabile. Un breve sondaggio tra amici e parenti ha portato ad una quasi unanime risposta: la mozzarella!

Questo particolare formaggio fresco infatti, grazie alla sua facilità di adattamento, è l’ingrediente principale di tantissime ricette. Provate per esempio a pensare alla pizza: cosa ne sarebbe di questo tipico piatto italiano se non ci fosse la mozzarella? Di certo non sarebbe più la stessa cosa, magari oggi non esisterebbe nemmeno (almeno non come siamo abituati a pensarla e mangiarla).

Per non parlare poi della mozzarella in carrozza o delle insalate di pasta o ancora degli squisiti spiedini di pomodorini e mozzarella che usiamo consumare soprattutto nelle calde giornate estive.

La tecnica produttiva della mozzarella è rimasta immutata nel tempo ma non si può dire lo stesso della sua forma che ha subito diverse trasformazioni dovute anche alle diverse esigenze di chi cucina. Ecco quindi che, oltre le classiche forme a palla o a treccia troviamo anche: i bocconcini, perfetti come aperitivo o nelle insalate; i panetti, facili da tagliare e utili per pizze, focacce e per la pasta al forno; la sfoglia, ultima novità del mercato, ottima per realizzare sfiziosi involtini o torte salate. Oltre alla forma l’industria ha cercato di venire incontro anche a tutti i gusti con le mozzarelle con olive o erbe aromatiche e, per chi invece sta più attento alla linea ma non vuole rinunciare al gusto, con le mozzarelle light con il 35% di calorie in meno.

Sono due le principali “varietà” di mozzarella: il fior di latte, fatta con latte vaccino, dal sapore delicato e dall’inconfondibile colore bianco acceso simile alla porcellana e la mozzarella di bufala, unica per sapore e genere e frutto dell’antica tradizione campana. Su quest’ultima mi soffermo ancora un attimo per darvi qualche utile consiglio: consumarla entro pochissimi giorni ed eventualmente riporla sempre nel suo siero; mangiarla a temperatura ambiente per esaltarne al massimo il sapore; qualora voleste usarla sulla pizza, ricordate di strizzarla prima per evitare che il siero fuoriesca sull’impasto rendendolo acquoso.

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