USA, Obama si affida a Hollywood per le presidenziali

In America sta già diventando un caso politico dai risvolti anche probabilmente giudiziari. Riguarda la regista Kathryn Bigelow, che ha annunciato di avere iniziato a lavorare su un film riguardante la cattura e l’uccisione dello sceicco del terrore, Osama bin Laden. E sapete quando è prevista l’uscita del suo nuovo film? Nel mese di ottobre del 2012, cioè, a poche settimane dal voto delle presidenziali di novembre. Un chiaro spot a sostegno di Obama che, impopolare nei sondaggi, continua ad essere trainato dalla lobby di Hollywood. I Repubblicani, però, denunciano il presunto passaggio di informazioni riservate per motivi di sicurezza nazionale che Obama avrebbe già fornito alla regista, tanto che Peter King, a capo della Comissione sulla sicurezza interna, ha deciso di avviare un’indagine per fare luce sulla questione. D’altronde, non è la prima volta che i Democratici cercano di sfruttare Hollywood, per fare propaganda elettorale. Oltre che ad avere dalla loro parte la stragrande maggioranza di attori, attrici, starlette e cantanti USA, possono godere del sostegno della potenti case cinematografiche, che non sono mai state tenere con i rivali Repubblicani.

Nel 2004, il regista Michael Moore presentò a ridosso delle elezioni presidenziali Bush-Kerry il suo “Fahrenheit 9/11”, che mirava a smontare il primo mandato di George W.Bush. Ma non servì al candidato Democratico John Kerry a ottenere la vittoria.

Potrebbe, invece, fare la differenza, in queste elezioni, il voto dei religiosi, specie degli evangelici. Se nel 2008 i cattolici hanno votato in massa Obama, nel 2012 ci potrebbe essere un ripensamento, tenuto conto delle leggi di impianto progressista votate sotto la sua presidenza e controverse, come i matromoni gay a New York. E la comunità evangelica, che tre anni fa non vedeva in John McCain un candidato riconoscibile, adesso può contare su due candidati molto credibili sul piano religioso: Michele Bachmann, del Minnesota e Rick Perry, governatore del Texas. Entrambi hanno un passato da Democratici, entrambi sono evangelici ed entrambi sono ferventi fedeli.

Se ci sarà una mobilitazione della comunità evangelica come nel 2004, che determinò la vittoria di Bush al secondo mandato, allora le chances di battere Obama di uno dei due saranno destinate a crescere. Semmai, sarà più dura per gli evangelici scegliere tra Bachmann e Perry alle primarie.

 

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