BCE, boom di prestiti marginali per banche

La Banca Centrale Europea ha reso noti i dati sui rifinanziamenti marginali al sistema bancario europeo, che sono letteralmente esplosi nell’arco di una sola giornata, passando da 399 milioni di euro di martedì a 3,386 miliardi di ieri. Un boom, da mettere probabilmente in relazione al declassamento di Société Générale e Crédit Agricole da parte di Moody’s, che spinge le banche europee a mostrarsi il più possibile liquide, per non allarmare i mercati.

E la peculiarità sta nel fatto che la BCE presta denaro al tasso del 2,25%, molto più alto dei tassi interbancari dello 0,75%. Un controsenso, che va letto sulla base di quanto sta accadendo in queste settimane. Con il panico sui mercati, molte banche temono che chiedere prestiti sul mercato possa essere considerato un indice di illiquidità grave, se non addirittura di insolvibilità. Per questo, si preferisce pagare di più, ma salvare l'”onore”.

Situazione di sfiducia per le aste in dollari della BCE. Sono andate deserte quelle delle ultime tre settimane, con una sola richiesta per 500 milioni di dollari da parte di una banca, avvenuta il 17 agosto scorso. E pensare che quando era iniziato il programma delle aste in dollari, il maggio del 2010, in una sola seduta le richieste erano ammontate a 6 miliardi di dollari.

Gli analisti non sarebbero, tuttavia, preoccupati più del dovuto dell’impennata delle richieste di prestiti alla BCE. Siamo ancora molto lontani dal record di quasi 16 miliardi di euro in una sola giornata, registratisi nelle giornate in cui avevano rischiato la bancarotta le banche irlandesi e sono considerati in un’ottica non allarmistica finanziamenti per 4 miliardi per circa 4-5 giorni consecutivi.

 

 

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