Benzina e diesel: prezzi pesanti con le tasse

Con l’entrata in vigore dell’aumento dell’Iva, dal 20% all’aliquota del 21%, anche il pieno di benzina e diesel da oggi è più caro in media di circa 1,2-1,3 centesimi di euro al litro. Trattasi di un piccolo rincaro che però su base annua va inesorabilmente ad incidere sulle tasche degli automobilisti, specie per chi utilizza spesso la macchina privata per lavoro e/o per il tempo libero. Pur tuttavia, fare rifornimento dove capita fa sì che il pieno sia ancora più salato visto che, stando a delle rilevazioni sul campo effettuate dall’Associazione Altroconsumo, tra un distributore e l’altro esistono delle differenze di prezzo alla pompa che possono arrivare anche fino al 10%.

Questo, tra l’altro, anche a causa del fatto che l’entità della tassazione sul carburante, attraverso le addizionali, varia da Regione a Regione. In ogni caso Altroconsumo, da fine giugno al corrente mese di settembre del 2011, ha rilevato come in media, nell’arco di appena due mesi e mezzo, il pieno in media costi ben il 4% in più, ragion per cui l’aumento dell’Iva non fa altro che inasprire ulteriormente il prezzo.

Sull’aumento dell’Iva, intanto, la Federconsumatori non si è soffermata solo sulla benzina, ma anche sulle ricadute complessive sui consumi. Ebbene, l’Associazione parla di “prospettive assai pericolose” visto che l’Iva dal 20% al 21% avvia l’ennesima stangata sulle tasche degli italiani, diretta e indiretta. Diretta nell’acquisto dei beni al dettaglio, e indiretta in quanto l’aumento dei prezzi dei carburanti a sua volta si trasferirà sui costi del trasporto generando sui prezzi finali un ulteriore effetto moltiplicatore.

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