I grandi ai fornelli: madame de Pompadour, il suo Salpicon e i piatti in bella vista

Abbiamo visto già due grandi personaggi storici essere anche degli appassionati di cucina e grandi gourmet, Gioacchino Rossini ed Enrico Caruso.

E di sicuro non sono gli unici: tanti infatti sono stati promotori di famose ricette tramandate fino ai nostri giorni e tanti i fautori di modi di dire e termini che sono poi entrati a pieno diritto nel lessico culinario, come ad esempio maionese, savarin, chateaubriand e béchamelle. Oggi addirittura molte delle ricette di questi personaggi hanno ancora intatto il loro fascino originario e sono riproposte nei menù dei ristoranti più “in” e famosi del mondo, accompagnate dal nome di chi li ha rese famose.

Madame de Pompadour, ad esempio, affascinante e frivola nobildonna che influenzò molto la politica francese del ‘700, non si accontentava delle prelibatezze che cucinavano per lei i migliori chef dell’epoca al servizio del re Luigi XV; lei volle stare personalmente in cucina per preparare sfiziosissime pietanze. Aveva l’abitudine di dilettarsi presso la sua residenza ufficiale – il castello di Bellevue – e proprio per questo motivo aggiungeva sempre il termine “bellevue” e cioè “in bella vista” a tutte le sue ricette.

E ancora oggi questo termine lo ritroviamo spesso ad accompagnare il nome delle ricette, soprattutto nei menù dei ristoranti più prestigiosi. Tra i piatti da lei creati, quelli che sono passati alla storia sono di sicuro gli spiedini di albicocca, avvolti in una pastella al rum, panati e fritti e serviti spolverizzati di zucchero a velo e accompagnati da una delicata crema pasticcera all’albicocca e il Salpicon, dadini di lingua salmistrata e fois gras, funghi e tartufi e il tutto unito da una deliziosa salsa al Madera e servito in piccoli e leggeri vol-au-vent di pasta sfoglia.

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