Andare al mercato del pesce e pensare al tè

Il mercato del pesce è un luogo spirituale, dove quotidianamente, alle prime ore del mattino, i pescivendoli iniziano la loro giornata. Prendono una bevanda calda, per il freddo, iniziano ad esporre le loro mercanzie. Tra voci, urla, il pesce fresco è lì pronto per iniziare il suo viaggio, dal mare alle bocche dei consumatori.
Un tripudio di sensi, la vista, l’udito, l’olfatto teso a farci sentire vivi.

Il mercato ittico, un luogo affascinante. Per quello che offre. Il pesce è un piatto unico. Questo cibo, infatti, è delicato e forte contemporaneamente. Sfida la legge degli opposti, seguendo la filosofia del tao. Accostabile, quindi, al come bevanda che gli assomiglia. Mangiando pesce, o bevendo tè, non si capisce più dove finisce il tatto e inizia il gusto, o l’olfatto, ti suggerisce che è tutto un insieme da cui non si può prescindere.

Vi propongo allora un accostamento gastronomico tra pesce nordico (come ad esempio il tonno, il merluzzo, il salmone) e tè particolare: il Lapsang Souchong.

Prodotto sul monte Wuyi, nella contea di Tong Mu Guang, al nord della regione del Fujian, possiede foglie piccole, di colore ambra scura, e si ottiene prima per ossidazione, poi per affumicatura delle foglie ottenuta con fuoco di pino o cedro.
Il Lapsang Souchong, dalla sua natura di tè rosso (nero per gli occidentali), e come conseguenza del processo a cui viene sottoposto (affumicatura, ossidazione), trae aromi di soja, di tostato e frutta secca, legno, fondo di bosco e fiori, talvolta di pancetta. Tutte queste caratteristiche sensoriali, rendono l’infuso adatto all’abbinamento appunto con pesci robusti.

Non resta che provare.

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