Fortino Palermo, battuto il Lecce

Al Barbera non si passa. Il Palermo conquista la sua quarta vittoria casalinga in  altrettante partite, battendo 2-0 il Lecce nel posticipo della nona giornata di Serie A.

I rosanero, reduci da due sconfitte esterne consecutive contro Milan e Roma, devono rinunciare a Miccoli, da sempre tifosissimo del Lecce, che parte dalla panchina. In campo ci va invece la coppia formata da Hernandez e Pinilla mentre i salentini si affidano a Corvia e Cuadrado.

Inizio complicato per il Palermo, che subisce l’aggressività dei salentini, bravi a pressare a centrocampo ed a giocare sempre la palla. Dopo dei tiri dalla distanza di Ilicic e Corvia, arriva la prima grande occasione del match in favore del Palermo con Pinilla che stacca di testa su calcio d’angolo e costringe Benassi alla grande parata, con l’aiuto di Obodo. Al 27′ arriva la svolta del match, con Tomovic che atterra Hernandez in area; l’arbitro non ha dubbi, è rigore. Dal dischetto Pinilla (che si farà male ed uscirà all’intervallo) non fallisce, aprendo di fatto un’altra partita. Perché il Lecce non si arrende e prova a raddrizzare la situazione ma, soprattutto nel secondo tempo, lascia molto spazio alle ripartenze in velocità dei siciliani. I giocatori di Di Francesco arrivano spesso al tiro, ma per lo più dalla lunga distanza e spesso, per mancanza di precisione o freddezza, i risultati lasciano a desiderare.

Il Palermo invece non perdona, con Hernandez e Zahavi che si trovano a meraviglia come in occasione del 2-0, con il giovane uruguaiano che finalizza dopo uno scambio col compagno. Il Lecce continua a provarci fino alla fine con Bertolacci e Cuadrado e con gli innesti di Olivera e Muriel, ma la mira è da rivedere. Stesso discorso vale per Miccoli che, entrato nel finale, avrebbe la palla del tre a zero, ma il suo destro piazzato si spegne di un soffio fuori.
In ogni caso il verdetto del match è chiaro: quest’anno sarà molto difficile vincere in casa di un Palermo che, nonostante i dubbi di inizio stagione, si trova adesso a soli tre punti dalla Juventus capolista. Situazione completamente diversa per il Lecce, al penultimo posto della classifica. I giallorossi possono però essere fiduciosi, perché stasera non sono mancati coraggio e personalità, ma bisogna evitare le tante ingenuità commesse finora dal reparto arretrato.

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