Attenzione alla Cina: Moody’s lancia l’allarme

SOS mercato europeo. Allarme Cina. Più che come un monito suona come un avviso, anzi un campanello d’allarme, il risultato dell’indagine di Moody’s, la società di rating americana che analizza la crescita del mercato cinese e l’incidenza su quello europeo. Il titolo dell’indagine è poi anche la sua conclusione: “Le attività  in espansione in Cina portano non solo profitti, ma anche rischi per l’industria automobilistica europea”. In sintesi: il mercato cinese dell’auto nel breve periodo  fa da traino per le case automobilistiche mondiali, ma nel lungo periodo rischia di logorarlo.

«Pur non prevedendo un periodo di crisi del mercato cinese riteniamo che potrebbe essere utile per gli investitori nel settore automobilistico europeo valutare, a livello teorico, possibili scenari di perdita». E’ questo il risultato dell’indagine di Moody’s. Insomma il mercato cinese serve a trainare le vendite ma attenzione.

“Il mercato automobilistico cinese è da anni in forte espansione; oggi è  il più vasto mercato automobilistico al mondo ed il suo potenziale di crescita a lungo termine rimane fondamentale per le aziende automobilistiche ed i produttori di componentistica auto europei”, afferma l’analista Rainer Neidnig. Le case europee nel 2010 avrebbero, infatti,  venduto circa il 15% della loro produzione in Cina. “Tuttavia, considerando l’andamento storico delle vendite nel settore automobilistico in altri paesi, è stato osservato che a periodi di crescita eccezionale – afferma Rainer Neidnig- possono contrapporsi momenti di difficoltà”. Possibili scenari di perdita sono, insomma, dietro l’angolo, nonostante i profitti immediati.

Le più a rischio, in caso di una frenata del mercato cinese, secondo Moody’s sarebbero Volkswagen, Bmw, Daimler e Peugeot i cui profitti si giocano sul campo cinese.  Al contrario, un’eventuale battuta d’arresto del mercato cinese non toccherebbe Fiat, mentre Renault ne soffrirebbe solo per via  della sua partecipazione azionaria in Nissan.

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