Benetton frena su offerta Gavio, Salini punta a crescere in Impregilo

Le cronache finanziarie di questi giorni hanno visto protagonisti i soci azionisti di Igli, società che controlla Impregilo per il 29,8%. Lunedì mattina, infatti, il gruppo Gavio, già al 10% di Igli, ha formalizzato un’offerta per l’acquisizione del 66% della società, puntando a raccogliere le quote in mano a FonSai e Atlantia, che fanno capo rispettivamente a Ligresti e Benetton.

Una risposta dovrà arrivare entro il 20 dicembre. I tempi sono parecchio stretti e Atlantia ha già convocato un cda per il 16 del mese, in cui dovrebbe decidere il da farsi sull’offerta.

I Benetton non sarebbero molto convinti del piano, in quanto non include alcuna prospettiva di tipo industriale, che potrebbe semmai essere presentata solo quando le trattative dovessero decollare. Per ora si sa che il gruppo Gavio avrebbe offerto di rilevare le azioni a 3 euro ciascuna (lunedì quotavano meno di 2 euro), per un valore complessivo di 240 milioni. In più è previsto un earn out a 24 mesi, ossia la possibilità di ricevere un premio ulteriore, nel caso di ascesa delle azioni oltre il valore di offerta.

Ligresti sarebbe pronto a vendere la propria quota, avendo già previsto in bilancio nei mesi scorsi la valorizzazione della quota in Impregilo. Ma resta l’incognita di Salini, il costruttore romano, che è salito negli ultimi tre mesi da meno del 5% all’8,13%, quota che potrebbe ulteriormente crescere, portandosi a ridosso del 10%, cioè vicina alla partecipazione dei Gavio.

La differenza potrebbe farla Ubs, che ha già venduto gran parte delle azioni in suo possesso a Salini, consentendogli di crescere e che potrebbe ora decidere di dismettere pure l’ultima quota nelle sue mani.

Per questo, si parla della possibilità di un accordo tra Salini e Gavio, per la nascita di un grande gruppo italiano delle costruzioni, mentre Mediobanca media per evitare che i Benetton si ritrovino azionisti di minoranza. E bisogna fare in fretta, perchè il patto di sindacato che lega i Gavio, Ligresti e Benetton scade a luglio, ma già a marzo bisognerà presentare una nuova eventuale proposta sugli assetti. E non si esclude che ne possa fare parte anche Salini.

 

Impostazioni privacy